I Musei Vaticani. L’insieme dei musei all’interno della Città del Vaticano è uno dei più antichi esistenti. La sua origine infatti risale al XVI secolo. Fu infatti in quell’epoca che Papa Giulio II diede vita alla prima Raccolta di Stato di sculture classiche, allora collocata nel Cortile Ottagono. Il primo nucleo museale, aperto al pubblico, però fu realizzato da Papa Clemente XIV e da Papa Pio VI, nella seconda metà del XVIII secolo.
La parte allestita sotto questi due papi prende il nome di Museo Pio-Clementino. Oggi i palazzi vaticani che ospitano i relativi musei, si estendono su una superficie di oltre 162.000 metri quadri. Il sorgere dei vari palazzi, il cui insieme prende il nome di Palazzo Apostolico, avvenne a partire dal IX secolo con la costruzione di una struttura difensiva adiacente alla basilica di San Pietro.
I palazzi dei Musei Vaticani

L’area si ampliò man mano nel corso dei secoli, e tra il Rinascimento e l’epoca Barocca i palazzi assunsero l’attuale aspetto. Questo avvenne grazie all’opera di grandi architetti come Baccio Pontelli e Donato Bramante. Così dopo la prima esposizione del museo di Pio Clementino sorsero nei vari palazzi il Museo Chiaromonti, la Galleria del Braccio nuovo e il Museo Gregoriano profano che col tempo continuarono ad arricchirsi di opere perlopiù scultoree e di pregiatissimo valore.
Nel tempo però l’attenzione dello Stato Pontificio verso l’arte si spostò sui dipinti. Nacque così nel 1932 la Pinacoteca Vaticana che ospita una collezione di 460 dipinti disposti nelle diciotto sale secondo criteri di cronologia e scuola. La raccolta include capolavori dei maggiori artisti della storia della pittura italiana, da Giotto al Beato Angelico, da Perugino a Raffaello, da Leonardo a Tiziano, da Caravaggio a Giuseppe Crespi. La Collezione di Arte Contemporanea principalmente espone a carattere religioso, di vari artisti, tra cui Vincent Van Gogh, Henri Matisse, Marc Chagall, Alberto Burri, Salvador Dalì e Francis Bacon.
Museo Gregoriano Etrusco ed Egizio

Museo Gregoriano Etrusco ed Egizio
I due musei fondati da Papa Gregorio XVI risalgono alla prima metà del XIX secolo
e sono ospitati all’interno del Palazzetto di Innocenzo VIII, e nell’annesso edificio di Pio IV. Il Museo espone bronzi, ceramiche e argenti rinvenuti negli scavi delle antiche città dell’Etruria meridionale, a quei tempi comprese nei territori dello Stato Pontificio.
Il Museo gregoriano Egizio espone reperti dell’antico Egitto, già presenti a Roma a partire dall’età imperiale, e in parte appartenuti a collezioni private. Costituito da nove sale, il museo si articolano ai lati dell’emiciclo che si apre verso la Terrazza del Nicchione ed il Cortile della Pigna.
Il Museo Missionario Etnologico “Anima Mundi”

Il Museo etnologico, nacque come conseguenza di un grande evento espositivo organizzato da Papa XI nel 1925. La mostra si rivelò un grandissimo successo che richiamò quasi un milione di spettatori che poterono ammirare più di 100.000 opere d’arte provenienti da tutto il mondo. Questo successo convinse il Papa a trasformare l’evento temporaneo in una esposizione permanente.
Così nel 1927 nacque il Museo Missionario Etnologico. In un primo momento il nuovo museo trovò sede presso il Palazzo Laterano per poi essere trasferito agli inizi degli anni ’60, all’interno dei Musei Vaticani. L’attuale collezione è molto diversificata. Parte di essa è costituita dai doni ricevuti dai Papi nel corso dei secoli, in altra, da migliaia di reperti storici provenienti da ogni parte del mondo, molti dei quali risalenti a più di due milioni di anni fa.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (Musei Vaticani) photo credit: ilsole24ore.com