La Procura sta procedendo con le indagini per il caso del neonato morto soffocato al Pertini di Roma nella notte tra il 7 e l’8 gennaio. A due settimane dalla tragedia, la madre del bimbo, una donna di trent’anni, ha deciso di parlare per la prima volta.
Intanto, la Magistratura e la Polizia stanno continuando ad indagare per individuare eventuali responsabilità della struttura sanitaria nel decesso per soffocamento del bimbo.
La madre del neonato morto al Pertini: “ho chiesto aiuto, ma non sono stata ascoltata”

La giovane madre del bimbo deceduto al Pertini per soffocamento ha accettato di rispondere ad alcune domande di Corriere, assistita dal compagno e dal suo avvocato, Alessandro Palombi.
Da quanto si legge, appunto, su Corriere, la giovane donna avrebbe chiesto più volte aiuto al personale sanitario del Pertini nell’assistenza al neonato, poiché sfiancata dalle fatiche del parto. Aiuto e assistenza che, tuttavia, nessuno le avrebbe dato.
La donna sottolinea, tra l’altro, che avrebbe scelto proprio il Pertini come ospedale per partorire per un vincolo affettivo, in quanto anche lei era nata lì.
Della notte della tragedia, la giovane non ricorda praticamente nulla.
I suoi unici ricordi riguardano le infermiere che l’avrebbero svegliata nel cuore della notte, quando il bimbo non era già più accanto a lei.
Successivamente, l’avrebbero portata in un’altra sala per darle la tragica notizia.
Il drammatico annuncio, secondo le parole della madre, le sarebbe stato dato senza che fosse presenta alcun tipo di supporto psicologico.
Per ora, comunque, la coppia di genitori e gli altri familiari non hanno ancora sporto denuncia perché l’indagine è partita d’ufficio.
La Procura, per ora, ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo.
Giulia Guglielmetti
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