Violenta aggressione in famiglia nella Capitale. Sono stati gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato Viminale e Trastevere ad intervenire nel tardo pomeriggio di ieri in via Principe Umberto per la segnalazione di una lite animata tra più persone. Quando i poliziotti sono arrivati sul posto, hanno visto un uomo disteso sul marciapiede che lamentava forti dolori. Lo stesso ha raccontato di essere stato aggredito da quattro persone, due conosciuti perché suoi nipoti che, al suo rifiuto di consegnargli una somma di denaro (400 euro) lo hanno colpito al capo, all’addome ed in altri punti del corpo con dei pugni, brandendo tra le mani un grosso coltello da cucina con il manico in plastica.
Nipoti individuati: è caccia ai complici
La vittima durante il suo racconto ha proseguito dicendo che, con il manico, era stato colpito alla testa e per questo, i due aggressori, quelli sconosciuti, erano scappati mentre i suoi nipoti si erano rifugiati in casa. Dopo aver consegnato alle cure mediche la vittima, i poliziotti sono andati a far visita agli aggressori. Una volta all’interno, oltre a rintracciare entrambi, gli agenti hanno rinvenuto, appoggiato su di uno stendino, un coltello di grandi dimensioni con il manico in plastica che coincide perfettamente con la descrizione fornita dalla vittima.
Identificati come cittadini del Bangladesh, sono stati accompagnati negli uffici del commissariato per ulteriori accertamenti e poi arrestati per rapina aggravata in concorso e lesioni personali e messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria per l’udienza di convalida. Sono in corso accertamenti per risalire all’identificazione dei due complici fuggiti durante l’aggressione.
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