Noema Gallery, a Roma una nuova galleria d’arte

Nel quartiere Prati c’è l’inaugurazione della prima sede permanente di Noema Gallery.

Noema Gallery sceglie la Capitale

Noema Gallery opta per la Capitale per inaugurare la sua prima sede permanente. La residenza precedente era, «a tempo» nello spazio “Temporary in Solferino” di Milano, la galleria d’arte creata nel 2013 da Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni. L’obiettivo era di far conoscere e promuovere la cultura della fotografia contemporanea d’autore, estendendola più in là rispetto al circuito di intenditori e appassionati. Apre al pubblico nel rione storico romano di Prati, in via Bu Meliana 4.

Cos’è la Noema Gallery

È una galleria-laboratorio con l’allure artigiana e informale della boutique artistica di quartiere. Si compone di uno sfondo fatto di scatti, riuniti in venti metri quadri incorniciato nella Città Eterna. Il frame comprende il Vaticano e l’anima popolare dei mercati rionali del Trionfale, che guarda verso il mondo. Lo spazio espositivo è composto da linee essenziali, pareti dipinte di bianco assoluto e pochi complementi d’arredo dallo stile minimalista. Le esposizioni, le immagini e i progetti artistici sono firmati da una scuderia di diciotto fotografi di razza, diversi tra loro ma legati da una radicata matrice culturale comune. Sono tutti europei, selezionati con interesse e piacere dai curatori.

La scelta dei fotografi sulla base di una convinzione precisa

Chi nasce in Europa cresce circondato e immerso in quasi il 70% del patrimonio artistico mondiale”, lo dichiarano Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni. “Crediamo che questo incida irrimediabilmente nel trovare uno sguardo diverso rispetto agli artisti provenienti da altre realtà. Li abbiamo scelti proprio perché nel loro talento riconosciamo la capacità e la consapevolezza di vivere e formarsi all’interno di questa cultura europea, per poi utilizzarla e rimodellarla producendo opere contemporanee. Sono fotografi che non copiano il passato, ma neppure lo considerano un peso di cui sbarazzarsi; Piuttosto una base virtuosa sulla quale costruire visioni future. Chi osserva le fotografie collezionate da Noema Gallery intuisce subito che condividono un percorso omogeneo. Seppur affrontato con spirito e tecniche differenti, offrono una proiezione caleidoscopica e multiforme della nostra identità e del nostro sentire il mondo”.

L’inaugurazione della Galleria d’arte nella Capitale

A inaugurare le attività di Noema Gallery, il 23 marzo 2022, è Roma. Protagonisti sono gli scatti di straordinari fotografi che usano stili, prospettive, soluzioni tecniche, luci, colori, protagonisti, paesaggi e scenari interiori, diversi ma collegati. Sono circa 30 opere che permettono di esplorare la fotografia contemporanea d’autore. Si parte dalle visioni urbane e le suggestioni asiatiche riflesse nel lavoro di Alessandro Rizzi, fino a giungere alle indagini sulle forme del corpo umano portate avanti dal parigino Frédéric Fontenoy. Ci sono gli studi sul colore di Gianni Pezzani e i volti ritratti con delicatezza e intensità da Marco Girolami. Ci sono le pose urbane di Massimo Siragusa, la ricerca del genius loci di Roberto Cotroneo, il bianco e nero drammatico di Sanda Vitorovic e le opere di Roberto Polillo e Marco Lanza.

I nomi da ricordare

Sono presenti le suggestive solitudini di Vladimir Seleznev, i muri appariscenti di Andrea Jako Giacomini. Sono presenti le geometrie furenti di Andrea Morucchio, i riflessi di Sardegna di Francesco Cubeddu, le ammalianti nature morte di Matteo Guariso, le contemporanee divinità di Mikail Porollo e, infine, il gioco dei contrasti di Edouard de Francisci e la sacralità della materia corporea che Aldo Sardoni riesce a liberare dalla potenza visiva delle tenebre. Ad accompagnare la mostra sarà la pubblicazione «Roma», il primo numero di una preziosa collana edita dalla galleria intitolata «I Quaderni di Noema Gallery». Seguirà il calendario delle esposizioni, dando vita ad una collezione di monografie dedicate agli artisti selezionati da Maria Cristina de Zuccato e Aldo Sardoni.

Ylenia Iris

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