I dirigenti del Lazio decidono di optare per un codice deontologico che coinvolga studenti e insegnanti. Le nuove regole servono per evitare di confondere il piano personale con quello professionale.
Nuove regole per limitare le sovrapposizioni tra personale e professionale
Le chat WhatsApp vanno oltre i limiti e i social network fanno perdere di vista i ruoli degli insegnanti. Per questo il sindacato dei presidi del Lazio lancia un allarme pubblico e chiede di ridurre e limitare gli strumenti di comunicazione tra studenti e insegnanti. Servono nuove regole. L’8 e il 9 aprile i dirigenti scolastici della regione si sono riuniti e hanno optato per un nuovo codice di comportamento del personale. È fondamentale per evitare sovrapposizioni tra piano professionale e personale.
“Non abbiamo la possibilità di emanare regolamenti disciplinari per nessuno. Si è trattato solo di una riflessione per darci delle norme, un codice deontologico. Non disciplinare l’emergenza sanitaria ha reso necessari, in un primo momento, i contatti diretti con famiglie e studenti. Durante il lockdown è stato naturale sfruttare qualunque canale per rimanere in contatto. Ma è necessario che adesso si individuino delle norme”, spiega all’agenzia Dire la presidente dell’Anp Lazio Cristina Costarelli.
Le chat WhatsApp durante il lockdown
Gli alunni erano abituati a chiedere informazioni su lezioni e compiti direttamente al docente anche dopo l’orario scolastico, così come i genitori contattavano il personale scolastico a qualsiasi ora. Queste abitudini sono state acquisite durante la pandemia da Covid-19, quello della didattica a distanza e delle quarantene. “Ormai se i genitori hanno dei dubbi scrivono direttamente al dirigente o al professore, anche se sono le dieci di sera, senza neanche andare a ricontrollare circolari già pubblicate”, racconta Costarelli. Anche il preside del liceo Newton afferma: “ci sono strumenti ugualmente immediati come il registro elettronico, che inviano notifiche in tempo reale quando viene caricata una nuova circolare. Sarebbe opportuno utilizzare quello, per le comunicazioni ufficiali, oppure le mail”.
Nelle nuove regole, no alle amicizie social tra professori e alunni
Il suggerimento dell’Anp è quello di evitare l’uso di chat di gruppo con i genitori e di “stringere amicizia” su Facebook o Instagram con gli studenti. È stata definita un’etichetta comportamentale da seguire sui social: profili chiusi, attenzione alle foto e ai post che vengono pubblicati, soprattutto se le immagini ritraggono i professori in costume. “Serve un’educazione al mezzo, ed è quello che cerca di fare la scuola”, afferma Costarelli. “Ragionando su una linea di consapevolezza e informazione. Speriamo di dare alle nostre proposte una veste più ufficiale. Nulla di perentorio, solo suggerimenti che possono aiutare docenti e dirigenti nella vita di tutti i giorni” conclude Costarelli.
Ylenia Iris
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