Ferrara e Pacetti, che guidano il comitato elettorale, in bella vista. Trenta euro per partecipante il costo della cena elettorale.
Cena elettorale di Raggi con 400 attivisti
La corsa al secondo mandato da parte di Virginia Raggi parte da Ostia Antica. Lì ieri sera si è svolta la cena elettorale. a presenziare accanto alla candidata anche Paolo Ferrara ed il capogruppo Giuliano Pacetti. Oltre a loro anche 400 attivisti pentastellati.
Raggi ha intrattenuto gli ospiti parlando per un’ora nello spazio esterno dove erano i tavoli degli invitati tutte orecchie. La prima cittadina ha spaziato dalla questione dei rifiuti, un’emergenza più che altro, ai bilanci. Parte del discorso ha interessato anche la concorrenza.
La sindaca, candidata anche per le future elezioni, ha parlato delle debolezze di un centrodestra senza candidato e di un centrosinistra dalle deboli candidature. In questo scenario politico, Virginia Raggi ha iniziato la marcia verso il secondo mandato consecutivo.
Marcia che inizia riunendo le forze proprio nel X Municipio, rinomata zona fedele al Movimento. Con spirito condottiero, Raggi mira al cuore degli attivisti “Talvolta ci sono difficoltà nei rapporti tra portavoce ed attivisti[…]dobbiamo essere più presenti con i nostri attivisti”. Non si risparmia in chiusura di ringraziare questi per aver resistito.
Sindaca che sotto cori ed applausi si prende una scena che è incoronata dalle 5 torte che andavano a formare la scritta RAGGI. Visibilio, canti che non si fermavano e scatti per i social. Costo della cena: 30 euro, parte dei quali andranno per l’autofinanziamento della campagna elettorale.
A dirsi soddisfatto è anche il fedelissimo Ferrara, a capo del comitato elettorale. Ai microfoni di RomaToday ha fatto sapere quanto questo incarico lo riempia d’orgoglio e che “Con senso di responsabilità cureremo attivamente l’organizzazione, la promozione e il coordinamento di manifestazioni nella città di Roma”.
In un panorama ove le alternative sembrano scarseggiare, ecco che rientrare i pista per un altro giro la pentastellata Raggi. Se non ci sarà qualche altra scuderia a sorpassarla, si farà un altro giro in testa.
Lorenzo Montemauri
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