Nuovi e rilevanti dettagli sono emersi in merito all’omicidio di Alatri, in seguto all’autopsia effettutata sulla salma di Thomas Bricca. Dalla salma del 19enne ucciso è stato infatti possibile ottenere nuove informazioni in merito all’arma del delitto e alla dinamica dello sparo.
Ad uccidere il giovane quella tragica sera del 30 gennaio scorso ad Alatri, in provincia di Frosinone, sarebbe stato un colpo sparato con una pistola a tamburo. Ipotesi, questa, già paventata, non essendo stati ritrovati bossoli per terra sulla scena del crimine.
Sparatoria di Alatri: possibile accusa di omicidio volontario

Secondo quanto riportato da Corriere, la pistola utilizzata per colpire Thomas Bricca sarebbe stata di piccolo calibro. Lo ha precisato anche Giorgio Bolino, medico legale nominato dalla Procura per eseguire l’autopsia presso l’obitorio del Verano, a Roma.
La salma verrà restituita ai genitori nel corso della giornata di oggi, mercoledì 8 gennaio, e con buona probabilità i funerali si svolgeranno giovedì 9 nella cattedrale di Alatri.
Da quanto è emerso dai primi accertamenti, sembrerebbe inoltre che la traiettoria del colpo sia stata rettilinea e non deviata. Tale circostanza dimostrerebbe che il killer non avrebbe sparato a scopo intimidatorio. Ciò si tradurrebbe, secondo il codice penale, in omicidio volontario.
In ogni caso, i dati emersi dall’autopsia andranno confrontati con quelli balistici e con l’esame istologico.
Giulia Guglielmetti
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