Continuano le indagini sull’omicidio di Martina Scialdone, l’avvocata di 34 anni uccisa con un colpo di pistola a Roma dal suo compagno, l’ingenere sessantenne Costantino Bonaiuti.
Bonaiuti è accusato di omicidio volontario aggravato dai motivi futili rappresentati dalla gelosia, dall’aver recato danno ad una persona a lui legata da una relazione affettiva e dalla premeditazione. Quest’ultima è stata contestata dalla difesa dell’ingeniere.
Omicidio Scialdone: l’avvocato di Bonaiuti presenta ricorso al Riesame

Martina Scialdone è stata uccisa nella serata di venerdì, di fronte ad un ristorante in via Amelia, al Tuscolano.
L’avvocato Fabio Taglialatela, difensore di Costantino Bonaiuti, secondo quanto riportato da Adnkronos, ha presentato ricorso al Riesame contro l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
L’Ordinanza era stata emessa dal gip Simona Calegari in seguito alle indagini dei pm del pool antiviolenza, coordinati da Michele Prestipino, procuratore aggiunto.
La difesa di Bonaiuti ha contestato, nel ricorso, la premeditazione, oltre alla sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza e al pericolo di fuga.
Secondo il gip, invece, sempre stando alle notizie di Adnknronos, il panorama indiziario a carico di Bonaiuti è talmente solido da potersi considerare inconfutabile. Dunque, la custodia cautelare, sarebbe un’assoluta esigenza.
Giulia Guglielmetti
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