Omicidio Willy, i fratelli Bianchi percepivano il reddito di cittadinanza

I quattro arrestati per l’omicidio di Willy percepivano il reddito di cittadinanza. E’ la conclusione alla quale sono arrivati gli investigatori dopo i primi dieci giorni di indagine. Vivevano nel lusso, e stando all’inchiesta patrimoniale della Guardia di Finanza i fratelli Marco e Gabriele Bianchi, Mario Pincarelli e Francesco Belleggia non ne avevano diritto.

Si ripropone quindi, «l’annosa questione di un sussidio che è assegnato ed erogato senza alcun controlli da parte delle autorità preposte o Stato, già sollevata in numerose occasioni e a fronte delle frequenti notizie di cronaca che riportano che il beneficio sarebbe stato riconosciuto in favore di soggetti che non ne avevano diritto». Lollobrigida chiede poi quali iniziative il ministro «intenda assumere per procedere in tempi rapidi alla revoca del beneficio e affinché i soggetti citati provvedano alla restituzione di quanto ingiustamente percepito; se non ritenga di garantire meccanismi più efficaci di controllo sull’erogazione del reddito di cittadinanza».

Omicidio Willy. Fratelli Bianchi, eccezione all’isolamento

L’isolamento in carcere è una misura che l‘ordinamento penitenziario italiano prevede solo in specifici casi, quando cioè c’è da salvaguardare alcune categorie che sono, di fatto, più a rischio perché più odiate dal resto dei detenuti, come pentiti, sex offenders e forze dell’ordine. Ma allora perché l’isolamento ai fratelli Bianchi che non rientrano in queste categorie? Perché il loro reato “potrebbe dar luogo a una forma di reazione violenta verso di loro” prosegue Anastasia, chiarendo che l’isolamento durerà “fino a che non si rassereni la situazione trovando loro una collocazione che li metta a riparo dalla giustizia sommaria”.