Sono emersi particolari ulteriori sullo scandalo che ha coinvolto l’Onorevole Soumahoro, con al centro l’inchiesta sulle cooperative di famiglia e l’accoglienza di migranti. Da quanto è emerso, pare che nello scandalo sia coinvolto anche il Campidoglio.
Aboubakar Soumahoro, deputato eletto il 25 settembre scorso nella lista Verdi-Sinistra Italiana, è finito al centro di questo “terremoto” mediatico assieme alla moglie, Liliane Murakatete, e alla suocera, Marie Therese Mukamitsindu. Lo scandalo è scoppiato a metà novembre, quando la Procura di Latina ha aperto un fascicolo in seguito a una denuncia sindacale di cattiva gestione dell’accoglienza e stipendi non pagati.
Il “caso Soumahoro”: la cooperativa Karibu e il Comune di Roma

I dettagli emersi riguardano i rapporti di una delle cooperative coinvolte, la Karibu, e il Comune di Roma, secondo quanto riportato da Repubblica.
La Karibu, che aveva Mukamitsindo a capo, non avrebbe avuto il Durc (Documento di regolarità contributiva) in regola. Questa irregolarità, però, non avrebbe fermato rapporti e affari con il Comune di Roma. Infatti, a favore della Karibu risultano 4 milioni e 600 mila euro di impegno di spesa, 3 dei quali pagati. Il resto della cifra, invece, è stato bloccato in seguito all’emergere di queste irregolarità.
La Consigliera in Campidoglio Rachele Mussolini, di Fratelli d’Italia, ha richiesto delucidazioni in merito alla vicenda: resta un mistero, infatti, il perché nessuno abbia fatto dei controlli sulle cooperative, nonostante il Durc mancante.
Giulia Guglielmetti
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