Ion Monteanu, 61 anni, è l’operaio morto sul lavoro nel 2019. Assunto e pagato in nero, la famiglia si è opposta all’archiviazione ed ha già ottenuto un’udienza preliminare
Operaio morto sul lavoro nel 2019. La famiglia lotta per portare il caso in tribunale
Nel giro di un paio di mesi si contano almeno 4 vittime che hanno trovato la morte sul posto di lavoro. L’ultimo è un uomo di 58 anni, deceduto in un cantiere nautico di Ostia. Andando di poco indietro nel tempo si contano le morti di due operai a Pomezia, nel giro di un mese. Poi c’è stato il caso di un 55enne investito mentre asfaltava la strada a Velletri.
Purtroppo sono solo gli ultimi nomi di una lunga lista di morti sul laboro registrate nelle provincia di Roma. Nel primo trimestre dell’anno, si contano almeno 19 vittime. Numeri terrificanti che riaprono la questione sulle condizioni di (non)sicurezza nelle quali si lavora nei cantieri.
Sicurezza! E’ quello che chiede anche la famiglia di Ion Munteanu, l’operaio morto sul lavoro nel 2019. Il 61enne è stato colto da un malore mentre scaricava sacchi di materiale sotto il sole. Routine che Munteanu aveva per 8 ore al giorno, con una retribuzione di meno di 9 all’ora.
A spingere l’uomo ad accettare quelle condizioni, lo stato di disoccupazione ed il dovere di mantenere la famiglia. L’8 luglio di due anni fà è risultato fatale a Ion, che, dopo un malore, si è accasciato a terra. Inutile la corsa all’ospedale.
Dopo due anni, il suo caso è arrivato all’udienza preliminare dove la Procura ha iscritto nel registro degli indagati i titolari della ditta per la quale l’uomo lavorava. La società appaltatrice pagava l’uomo in nero.
La famiglia di Munteanu si è rivolta al legale, che spiega “Inizialmente la Procura non rilevava sussistessero indizi di reato” e conclude che dopo l’udienza preliminare, si faccia chiarezza sulla vicenda.
Lorenzo Montemauri
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