Arriva la proroga dei contratti lavorativi per infermieri e operatori socio-sanitari che, a partire da marzo e aprile del 2020, hanno prestato servizio per fronteggiare l’emergenza sanitaria.
Inizialmente la data di proroga dei contratti, come confermato dalla direzione Salute e integrazione sociosanitaria della Regione, era fissata al 30 settembre, a causa appunto del protrarsi dello stato emergenziale. E’ arrivata però successivamente una correzione, con data di scadenza rivista al 31 dicembre di quest’anno. I sindacati tuttavia contestano i pochi mesi di prolungamento previsti dalla Regione e pensano di controbattere con iniziative di protesta.
La protesta dei sindacati sulla proroga dei contratti
A fronte delle ultime decisioni della Regione in merito al prolungamento dei contratti di infermieri e operatori sanitari, hanno reagito i sindacati: “Due mesi di trattativa andati in fumo. Con la Regione che procede con un atto unilaterale che non dà vero futuro agli operatori, disponendo una mini-proroga dei contratti a tempo“. Hanno denunciato Giancarlo Cenciarelli, Roberto Chierchia e Sandro Bernardini, segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fp Roma e Lazio: “Avevamo chiesto una programmazione seria e di lungo periodo, così come un piano straordinario di assunzioni, che tenga conto anche delle uscite e dei pensionamenti che ci saranno entro l’anno 2021“.
Ad aver risposto alla manifestazione di interesse per prendere servizio durante l’emergenza sono 3.500 tra infermieri e operatori socio-sanitari, che entro fine anno si ritroverebbero senza lavoro. Concludono Cenciarelli, Chierchia e Bernardini: “Servono risposte subito altrimenti proclameremo lo stato di agitazione di tutta la sanità regionale e partiremo con le iniziative di protesta, come già accaduto al San Giovanni e al Sant’Andrea, dove gli straordinari fatti non vengono pagati“.
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