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Ospedali di Roma al collasso: “Fino a 4 giorni per un ricovero”

Ospedale Roma Ambulanza Barella

Gli ospedali di Roma al collasso. La pandemia virale portata dal Coronavirus grava enormemente sulle strutture sanitarie della Capitale che, al momento, risentono di una pressione gigantesca. Reparti chiusi, accorpati e pazienti non affetti dal Covid-19 trasferiti altrove. Nella “Città Eterna“, come per il resto dell’Italia, si dona la priorità ai malati affetti dal virus pandemico e si cerca, frettolosamente, di piazzare altrove gli altri cittadini che presentano sintomi diversi dallo spauracchio arrivato dalla Cina. Una “falla” che, sempre con maggior forza, sta caratterizzando questa seconda ondata.

I dati che mettono in crisi gli ospedali di Roma

I posti letto cominciano a scarseggiare. Questo è il problema maggiore per gli ospedali di Roma. I pazienti, quindi, sono costretti a stazionare tra i pronto soccorso, le sale d’attesa e i corridoi: servono fino a quattro giorni per un ricovero. Lo scenario orribile e di difficile soluzione, viene aggravato dal conteggio giornaliero dei nuovi contagiati che, intanto, non accenna a diminuire: ieri, sul oltre 30mila tamponi, si sono registrati 2.735 casi positivi (+303). Il dato tiene conto, anche, di 309 ritardate notifiche. Sono invece 35 i decessi e 293 i guariti (+149 rispetto l’ultimo aggiornamento dati). Una crescita registrata anche a Roma: sono stati 1207 i nuovi casi contro i 1247 di mercoledì. Il rapporto tra positivi e tamponi, resta costante al 9%.

Le contromisure emergenziali delle strutture sanitarie

Una guerra di logoramento. Gli ospedali di Roma e della Regione Lazio più in generale, cercano di tener botta applicando modifiche repentine nelle strutture. Cambiamenti che, ovviamente, certificano quanto sia complicata la situazione attuale. Al “Vannini”  per i 146 posti Covid sono stati chiusi chirurgia, traumatologia, ortopedia, ginecologia e cardiologia. Al “Sandro Pertini” sono stati accorpati i reparti di ortopedia e chirurgia per un totale di 20 posti.

L’esempio di questa ultima struttura, è stato seguito da altri ospedali della Capitale. Ad Ariccia, invece,  i 40 posti Covid sono di chirurgia e medicina, con la terapia intensiva ora interamente dedicata ai soli positivi. Anche il “Grassi” di Ostia è in enorme difficoltà. L’elenco sarebbe davvero lunghissimo: tutte le strutture ospedaliere della Capitale e molte della provincia, in questo momento, risultano essere in grande difficoltà: la pressione è (quasi) insostenibile. Un problema per i malati di Coronavirus ma anche per chi, affetto da altre patologie, non riesce a trovare un posto letto per il ricovero.

ANDREA MARI

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