I residenti del quartiere di San Lorenzo tornano ad insorgere contro la costruzione di campi di padel all’interno dell’area di proprietà della fondazione Cavalieri di Colombo. L’area in questione era già stato al centro dell’attenzione per una vertenza popolare risalente allo scorso dicembre. La polemica riguardava la società sportiva dell’Atletico San Lorenzo, che vedeva perdere il proprio campo. Alla fine la società ha avuto salvo il terreno di gioco, ma il progetto si è spostato altrove, causando nuovi malumori.
I residenti di San Lorenzo: “Spazio verde di particolare pregio storico”
La vittoria di dicembre contro la costruzione dei campi di padel ha causato lo spostamento del cantiere nell’unica area verde rimasta libera della zona. Il progetto prevedere l’installazione di cinque campi, una grande colata di cemento che indignano i residenti, rappresentati da Marcello Mariuzzo, che con l’intenzione di preservare un’area di grande prestigio storico parla così tramite RomaToday: “La società che gestirà il circolo ha ottenuto l’ok a iniziare i lavori tramite una Cila, un richiesta semplice per manutenzione dell’area. La Sovrintendenza ai Beni Culturali ha dato la sua autorizzazione perché i lavori non interessano il villino storico all’interno dell’area, passando poi la palla al comune per l’autorizzazione. Ma quell’area è uno spazio verde di particolare pregio storico, morfologico e ambientale secondo il piano regolatore, è uno spazio aperto della città storica regolato dall’articolo 16 del Prg. Noi abbiamo fatto un accesso agli atti e nell’autodichiarazione giurata il geometra sostiene che quello sia uno spazio destinato ai servizi alla persona e al fitness, cosa falsa. Abbiamo un avvocato, per adesso procederemo a diffidare il municipio poi dopo 30 giorni andremo al Tar del Lazio. Ci sono talmente tante ed evidenti storture amministrative, errori formali e dichiarazioni inesatte da parte della società, che siamo pressoché sicuri della sospensione dei lavori. Inoltre, hanno tagliato 39 alberi storici, tra olivi, magnolie e cedri. Li compenseranno con una trentina di siepi di alloro, non è proprio la stessa cosa. Vorremmo anche capire in che modo hanno gestito lo smaltimento dei rifiuti e dove hanno portato le tonnellate di potature che li abbiamo visti (e filmati) portare via“.
La replica del municipio: “Non si poteva negare il permesso per quei lavori”
In risposta, sempre tramite RomaToday, si è espressa la presidente del municipio Francesca Del Bello, spiegando come il progetto dei campi di padel a San Lorenzo sia assolutamente in regola: “Dopo la vertenza popolare dello scorso anno a difesa del campo da calcio si è arrivati a un accordo per il quale i campi da padel sarebbero stati fatti altrove. Ed è lì che hanno scelto di realizzarli, dando in gestione lo spazio a una società esterna. Hanno un contratto con loro ed è anche per questo che i Cavalieri di Colombo avevano deciso di iniziare il primo cantiere. La Sovritendenza ha dato un parere positivo, cosa necessaria perché se un’area ha più di 70 anni è vincolata ‘ope legis’ e poi l’ufficio municipale ha concesso l’autorizzazione. Non si poteva negare il permesso per quei lavori, sarebbe stato come negare la ristrutturazione di un appartamento privato. Anche perché la destinazione d’uso è verde privato e tra le attività previste ci sono anche quelle sportive. Avrebbero dovuto chiedere un permesso a costruire? Assolutamente no, non stanno tirando su un palazzo, sono campi in cemento come ce ne sono di tanti generi, anche per il tennis o per il calcetto. Per quanto riguarda gli alberi, non erano vincolati o monumentali. Parliamo di alberi da frutto. Abbiamo già chiesto di reintegrare, magari anche esternamente“.
Matteo Mambella