Largo ai giovani: quante volte sentiamo questa frase, anche al di fuori dell’ambito sportivo? Quante volte abbiamo detto, parlando di calcio, che in Europa i giovani talenti hanno maggiore spazio e fiducia per potersi esprimere? Proprio ieri sera, il Real Madrid ha colto la vittoria contro l’Inter in Champions League, grazie ai giovani Vinicius Jr e Rodrygo ( il primo ventenne, il secondo diciannovenne). La Roma di Paulo Fonseca, invece, ha scelto tre ultratrentenni per il suo attacco: Pedro, Mkhitaryan e Dzeko.
Il tridente degli esperti
Il successo con la Fiorentina, con una delle migliori prestazioni stagionali, ha consacrato tutto il talento del tridente offensivo della Roma. Il secondo goa, in particolare, è il frutto di un’azione corale perfetta, dove l’intero trio d’attacco ha contribuito alla rete finale. Dzeko, che ha ritrovato l’istinto del goleador con le reti contro Benevento e Milan, si è dimostrato il solito abile regista offensivo, Mkhitaryan ha siglato il quarto assist vincente in Serie A rifinendo per il perfetto inserimento di Pedro che ha spinto comodamente, da zero metri, la sfera in rete.
I tre, in particolare, nelle ultime partite stanno migliorando la propria intesa e sembrano parlare un linguaggio comune. Grazie ad un misto di talento, qualità, esplosività ed imprevedibilità, la Roma dà la sensazione di poter rendersi sempre molto pericolosa dalla trequarti in su. Quando i tre tenori sono in panchina, come nelle gare di Europa League, i capitolini soffrono terribilmente a rendersi pericolosi e peccano di qualità offensiva.
Pedro: l’elemento in più
Decisamente un impatto notevole quello avuto da Pedro nel mondo Roma. Che fosse un giocatore di esperienza assoluta e di grande mentalità, lo si poteva intuire guardando la bacheca di trofei: ben 25 in carriera. Quello che nessuno si sarebbe mai aspettato era di vederlo in ottima forma. L’infortunio alla spalla nel pre-campionato aveva lanciato un primo allarme sulla forma fisica del calciatore, preoccupando i più scettici. Il campo, però, ha dato un responso decisamente diverso: lo spagnolo può fare ancora la differenza. E non certo una novità.
Si, perchè l’ex Barcellona e Chelsea ha già segnato in poche partite più reti rispetto all’anno passato. L’impatto con la Serie A è stato decisamente positivo ed in pochissimo tempo, Pedro ha già conquistato il pubblico romano e la fiducia del mister Fonseca, che non può fare a meno di lui. In Italia, infatti, è sempre partito titolare e sta migliorando la propria condizione fisica di partita in partita.
Fatiche eccessive?
Per la prossima gara internazionale contro il Cluj, almeno uno dei tre dovrà fare gli straordinari. Carles Pèrez, unico sostituto naturale sulla trequarti, ha accusato un nuovo risentimento muscolare e la sua presenza sembra essere fortemente a rischio. Proprio per questo, considerando le poche soluzioni in quel ruolo dovute alle “cessioni a grappolo” di quest’estate, dovrà stringere i denti. Possibile, dunque, anche il ritorno di Pellegrini, in grande spolvero nelle ultime uscite, sulla trequarti.
Per ora, però, l’allenatore portoghese non sembra essere preoccupato e si gode lo straordinario momento di forma dei tre “vecchietti“. Anche Mkhitaryan ha iniziato benissimo ed è ancora alla ricerca del primo gol stagionale. Mentre Dzeko, dopo gli errori sotto porta contro la Juve, sembra essere tornato quello di sempre.
Seguici su Metropolitan Roma News