Dal 12 al 23 gennaio il Teatro Argentina presenta Piazza degli Eroi di Thomas Bernhard con la regia di Roberto Andò. Di seguito, tutte le informazioni sullo spettacolo.
Piazza degli Eroi, Thomas Bernhard al Teatro Argentina
Dal 12 al 23 gennaio il Teatro Argentina presenta Piazza degli Eroi di Thomas Bernhard con la regia di Roberto Andò. Magistralmente interpretato da Renato Carpentieri, Imma Villa, Betti Pedrazzi, con Silvia Ajelli, Paolo Cresta, Francesca Cutolo, Stefano Jotti, Valeria Luchetti, Vincenzo Pasquariello, Enzo Salomone, Piazza degli Eroi (Heldenplatz) è l’ultimo testo teatrale di Bernhard e uno dei suoi indiscussi capolavori, qui nella traduzione in italiano di Roberto Menin. Le scene e le luci sono di Gianni Carluccio; i costumi di Daniela Cernigliaro; il suono di Hubert Westkemper. La produzione è del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale, Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Fondazione Teatro della Toscana–Teatro Nazionale.
«Il clamore suscitato a Vienna al debutto di Piazza degli Eroi – scrive il regista – confermò l’immagine di uno scrittore furiosamente critico nei confronti del permanere in Austria di strutture autoritarie e fasciste, e il giudizio feroce per la classe politica che vi si era impiantata dal dopoguerra, colpevole di non aver mai veramente tagliato col passato nazista».
Il regista Roberto Andò su Thomas Bernhard
Roberto Andò, regista dello spettacolo in scena, descrive l’opera di Bernhard:
«Piazza degli Eroi è dunque il testo più politico di Thomas Bernhard-[…] Pur essendo ritenuto una summa dei temi di questo autentico genio della letteratura e del teatro, ed essere stato sin dalla sua apparizione oggetto di importanti messinscene in Europa e nel mondo, Piazza degli Eroi non è mai stato rappresentato in Italia. Negli ultimi anni, ho pensato molte volte di farlo, e ora, ho pensato che fosse arrivato il momento giusto. Giusto e opportuno».
E ancora, prosegue Andò:
«Nel disegnare il suo estremo congedo dalla vita e dal teatro, Bernhard sceglie di dare un nome e un tempo all’ottusità brutale che vede avanzare. Ma, come sempre accade in un’opera di fantasia, l’Austria di Bernhard è insieme un luogo concreto e una metafora. Così come lo è la piazza che dà nome al testo, la stessa in cui nel 1938 Hitler annunciò alla folla acclamante l’Anschluss, l’annessione dell’Austria al destino nazista della Germania. Se è venuto il tempo di rappresentare in Italia Piazza degli Eroi è proprio perché, a dispetto della inedita precisione realistica di Bernhard, oggi per comprendere il senso di questo testo visionario e catastrofico non servono indicazioni di luogo e di tempo».
Ognuno degli spettatori che assisterà a una recita di Piazza degli Eroi, capirà subito che l’azione si svolge in una qualsiasi piazza da comizio, di una qualsiasi città d’Europa. La piazza e le voci inneggianti che si levano a disturbare sono la piazza e le voci che ovunque nell’Europa smarrita di oggi. »