La cocciniglia tartaruga, l’insetto alieno, continua a mettere a serio rischio i pini di Roma. Sono diecimila, su per giù, gli alberi ancora da trattare e difendere contro l’assalto del nemico numero uno delle macchie verdi capitoline che, nel tempo, sono certamente diventate uno dei simboli della Città Eterna.
Pini di Roma in pericolo? Parla il presidente dell’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Roma e provincia

Flavio Pezzoli, presidente dell’ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Roma e provincia, si è esposto, come riportato da RomaToday, sull’emergenza dei pini romani:
“Per quanto di nostra conoscenza gli interventi sono stati sospesi in tutte le aree pubbliche del territorio di Roma Capitale, con la sola eccezione del Parco di Villa Pamphilj. A Roma, però, i pini continuano a morire per i massicci e ripetuti attacchi della Toumeyella parvicornis, che in questo periodo dell’anno è particolarmente attiva ed aggressiva. Gli interventi per taluni non risultano efficaci nel periodo estivo, ma nell’attuale situazione della città noi ci sentiamo di consigliare di verificare la possibilità di intervenire almeno durante le ore della giornata con temperature più miti per scongiurare il peggio“.
“L’attuale normativa in materia prescrive e consiglia di intervenire nel periodo che va dalla fine dell’inverno alla fine dell’autunno, includendo quindi anche l’estate. Inoltre, l’etichetta dell’unico prodotto fitosanitario utilizzabile per i trattamenti endoterapici contro la Toumeyella parvicornis del pino, non riporta alcuna indicazione che ne vieta l’uso durante il periodo estivo. Chiediamo all’assessora di attivare i suoi uffici al fine di iniziare nuovamente le azioni di cura in tutto il territorio della Capitale“.
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