Risulta impraticabile e incomprensibilmente chiusa la pista ciclabile tra Piramide e Circo Massimo. Dei new jersey ne ostacolano il passaggio e il mezzo milione di fondi europei sembra non essere ancora stato pienamente sfruttato. L’amministrazione Raggi però ne parla soddisfatta
L’opera urbana incompleta e impraticabile: la pista ciclabile da Piramide a Circo Massimo resta solo un miraggio
Raggiungere il Circo Massimo in sella ad una bici era la promessa fatta dall’amministrazione Raggi ai cittadini di Roma. Di quella stessa pista ciclabile se ne vedono a mala pena i bordi sbiaditi sui sampietrini di viale Aventino.
L’opera urbana
Mezzo milione di euro dai fondi europei e la pista ciclabile resta impraticabile. Nello spazio riservato ai ciclisti sono presenti delle barriere jersey in plastica che ne ostacolano utilizzo e transito, oltre alla scolorita linea gialla che ne dovrebbe delimitare gli spazi, ormai quasi totalmente assente.
La pista era stata annunciata dall’amministrazione Raggi per coprire poco più di un chilometro tra Porta San Paolo e via dei Cerchi. Da inizio mese, Angelo Diario, presidente della commissione Sport e Nello Angelucci, ex consigliere del Movimento 5 Stelle, aveva elogiato l’opera urbana come “La nuova ciclabile di viale Aventino a Roma è uno spettacolo“, parlando di sicurezza in bici nel percorso tra Circo Massimo e Piramide.
Di spettacolare, ad oggi, restano solo le parole dell’amministrazione Raggi.
Serafina Di Lascio
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