Il processo “Grande Raccordo Criminale” si è concluso con una condanna di trent’anni di carcere per l’ex braccio destro del cosiddetto Diabolik leader degli Irriducibili e trafficante di droga ucciso il 7 agosto 2019. Condannati anche altri componenti della banda dei due criminali.
Processo “Grande Raccordo Criminale”, condannato il vice di Diabolik
Trent’anni di carcere per l’uomo: è quanto stabilito dai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Roma durante il processo “Grande Raccordo Criminale“, l’organizzazione di narcotrafficanti attiva soprattutto nella zona nord di Roma e smantellata con un’operazione della Guardia di Finanza il 28 novembre 2019, come riportato da RomaToday. L’uomo sarebbe stato il braccio destro del Diabolik leader degli Irriducibili e trafficante di droga ucciso a Roma il 7 agosto 2019 con un colpo di pistola alla testa nel parco degli Acquedotti.
Secondo il pm sembrerebbe che l’uomo abbia ricoperto un ruolo di maggior rilievo nella banda rispetto agli altri membri, di cui anche ex pugili utili per il recupero credito, e che questa si muovesse tra Olanda, Spagna e Italia per la compravendita di droga. Insomma, pare che fosse un pezzo grosso e dalle indagini svolte finora risulta che il killer di Diabolik abbia tentato di uccidere anche lui per ben undici giorni, fino al momento in cui, il 28 novembre 2019, sarebbe stato arrestato, e salvato, dal blitz degli agenti della finanza.
Tra i reati commessi, per i giudici non c’è l’aggravante di associazione mafiosa. Oltre quella dell’uomo, conclusasi con i trent’anni come richiesto dal pm altre sei sono state le condanne nella banda, con pene dai 10 anni ai 10 mesi di custodia cautelativa.
Fonte: RomaToday
Giamila D’Angelo
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