I lavoratori di Roma Metropolitane, lottano contro la mancata erogazione degli stipendi di novembre e di dicembre.
La protesta arriva in conclusione di uno sciopero, durato tre giorni, dal 16 al 18 dicembre. Sulla scalinata del Campidoglio, i lavoratori di Roma Metropolitane protestano per la mancata erogazione degli stipendi di novembre (ricevuti solo in parte) e di dicembre.
I dipendenti spiegano quanto accaduto: “Roma Capitale deve pagare ad alcune imprese private delle somme stabilite dal magistrato in giudizi sugli appalti delle metro e di altre opere in cui l’amministrazione è risultata perdente. Essendo Roma Metropolitane un braccio operativo del Campidoglio, il debito è a carico di Roma Capitale ma questa, invece di pagare il dovuto come previsto per legge, cincischia per mesi e mesi, esponendo alla catastrofe la propria società”.
Le ragioni della mobilitazione
Sarebbero circa 19 milioni, i debiti accumulati dalla società, messa in liquidazione dal Comune nel 2019. Questo avrebbe portato al pignoramento dei conti, dunque all’espropriazione forzata, a seguito di contenziosi in corso. A rimetterci, ovviamente i lavoratori, che non hanno ricevuto lo stipendio dovuto. Il Comune sarebbe chiamato in quanto stazione appaltante a coprire le passività, ma ancora si attendono atti formali. I dipendenti, circa 150, molto probabilmente, trascorreranno il Natale senza stipendio.
I dipendenti spiegano, inoltre, che “L’azienda era già a un passo dal fallimento. Se anche questa ennesima crisi fosse superata resterebbe l’annuncio di 29 “esuberi”, i bilanci non approvati dal 2016, un contratto di servizio scaduto, la mancanza di prospettive”.
“Un disastro perseguito da anni, doppiamente assurdo in una città che ha bisogno di ampliare il trasporto su ferro. Ma non basta. Le lavoratrici e i lavoratori vengono insultati, intimiditi, minacciati. Non c’è risposta possibile se non la lotta”.
Valentina Cuffaro