Continuano le proteste dei tassisti nel centro storico della città di Roma, tra le proteste dei negozianti e lo sgomento dei turisti. Le vie dello shopping sono nel caos in un periodo particolarmente delicato come quello dei saldi.
Proteste tassisti: le lamentele dei negozianti nelle vie dello shopping romane

È da tre giorni che i negozianti del centro storico della città di Roma devono far fronte ai disagi provocati dalla protesta dei tassisti: non solo per gli evidenti problemi che stanno arrecando alle loro attività, ma soprattutto per il flusso di turisti e persone spaventate che si rifugiano nei negozi. «La gente qui entrava, piangeva dalla paura, li ho fatti rifugiare nel negozio. Tre ragazzine sono entrate con un attacco di panico. Tutti si sono messi paura, non è stata una semplice manifestazione. Molti hanno chiuso, noi siamo un po’ kamikaze e siamo rimasti aperti», ha raccontato una commessa del negozio d’abbigliamento Barone. Altri ancora si lamentano dei pochi incassi, derivati soprattutto dalla paura delle persone di passare attraverso la protesta dei tassisti: «Molti hanno preferito passare alla larga o addirittura sono stati costretti a rinunciare perché per entrare in questa zona avrebbero dovuto fare un giro infinito». Tra blindati delle Forze dell’Ordine, fumogeni e transenne, i negozianti dichiarano di essere solidali con i tassisti; ma, al contempo, non mancano di mostrare tutto il loro sgomento: «Capisco le proteste ma questo non può e non deve comportare disagi alle altre categorie».
Le circostanze hanno fatto sì che il presidente dell’associazione via Condotti, Gianni Battistoni, rilasciasse una nota: «Il Tridente ovviamente è l’area più appetibile per tutti coloro che desiderano dare il massimo risalto alle loro iniziative. Dopo la prestigiosa sfilata di Valentino, che seppure a sua insaputa, ha provocato disagi e, dopo aver concesso in altra occasione la realizzazione di un set cinematografico, crediamo sia venuto il momento di dire basta apponendo un diniego ad altre richieste che prevedano la totale chiusura della zona e l’interdizione al traffico pedonale. Anche la vicina piazza del popolo che il Sindaco aveva garantito dovesse essere utilizzato con parsimonia, passa da una manifestazione all’altra. Iniziative future sono benvenute purché non stravolgano lo svolgimento delle varie attività e la vita dei residenti». Alcuni negozianti hanno risposto, tra cui Montblanc: «Se parliamo di manifestazioni politiche varie siamo assolutamente allineati. Se invece parliamo di cose come la sfilata o i film sono meno d’accordo». Dello stesso parere sembra essere Max Mara: «Le manifestazioni di carattere politico sono totalmente disincentivanti e vanno sicuramente delocalizzate dal cuore dello shopping; le sfilate (tra l’altro con lo spessore di quella di Valentino) sono momenti di grande attrattività, curiosità e portano sicuramente lustro e glamour in una città che ne ha seriamente bisogno». Si spera, dunque, che le proteste si plachino e che le vie dello shopping tornino alla normalità.
Maria Claudia Merenda
Seguici su Google News