Oltre 1500 posti di lavoro a rischio nella Regione Lazio: si tratta dei dipendenti che si impegnano nell’emergenza sanitaria 118. Gli operatori potrebbero restare a casa e la tutela dei livelli di occupazione potrebbe vacillare: l’incontro in Regione
Incontro in Regione tra Lena e gli onorevoli parlamentari Tripodi e De Vito per la possibile perdita di lavoro per 1.740 operatori del 118 nel Lazio
Circa 1740 posti di lavoro potrebbero essere messi in crisi nella Regione Lazio. A darne conto è la DG Ares 118 Maria Paola Corradi.
Quest’oggi, infatti, in Regione si è tenuto un incontro con il consigliere regionale Rodolfo Lena e gli onorevoli parlamentari Tripodi e De Vito. I punti sui quali si è innescato il dibattito hanno riguardato la tutela dei livelli occupazionali e il processo di internalizzazione del servizio Emergenza-Urgenza 118.
La Corradi è stata chiara! Secondo quanto riportato su Corriere città, infatti, la DG ha spiegato che per gli infermieri ci sarà un concorso, ma per i soccorritori non c’è spazio.
Amici, il segretario Regionale ha così risposto:
“Stiamo facendo ridere tutta l’Italia. Tutte le altre regioni chiedono per gli autisti 5 anni di esperienza come autista di ambulanza come cita la Legge 220, nel Lazio si permette di far salire in ambulanza anche il fattorino. Per gli infermieri che da anni svolgono il servizio con dedizione verranno valutati gli anni di esperienza? Il problema più grave sono tutti i soccorritori, che fine faranno?”.
LA NOTA DEL SINDACATO
“L’internalizzazione ci dice la Corradi che sarà solo per Roma e Provincia, le altre 4 provincie ci vuole ancora. Si dovrà buttare giù questo ingegnoso castello di carta costruito su misura per qualcuno. Protesteremo con forza , proclameremo uno stato di agitazione e manifesteremo per la tutela dei posti di lavoro dei famosi “angeli” cosi chiamavano gli operatori. Angel che la regione Lazio ha permesso alle aziende di far fare un contratto di volontariato lavorando con un appalto pubblico, suona strano ma è cosi gli operatori da 6 anni si sono visti modificare un contratto autorizzato dalla regione Lazio di volontariato chiamato ANPAS. Chi doveva vigilare? Confidiamo in una presa di posizione di Zingaretti e D’Amato. Se ci siete battete un colpo“- nota di CONF.A.I.L. a firma del Segretario Regionale. Conf.a.i.l. Sanità Vinicio Amici.
Serafina Di Lascio
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