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Marzo 23, 2023, giovedì

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Questione ambulanti a Roma: vince il no contro la Raggi

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La mozione viene accolta e la votazione finisce con irresponsabilità politica da parte dei consiglieri comunali di Roma in merito alla questione ambulanti. I 17 voti delle minoranze sono sufficienti affinché venga approvata la richiesta di De Vito.

La richiesta di De Vito approvata con 17 voti delle minoranze: questione ambulanti a Roma finisce in discussione in consiglio

Ore concitanti quelle trascorse in consiglio comunale in cui la mozione di De Vito che chiedeva alla giunta di non applicare la Bolkestein fino al 2032 che potrebbe cambiare la vita lavorativa di numerosi ambulanti dei mercati rionali storici e non di Roma. La mozione passa con i voti di tutte le opposizioni presenti in massa e, ovviamente, con quello di De Vito. La maggioranza del Movimento 5 Stelle lascia l’aula sperando id far cadere il numero legale, consapevole di non aver numeri per opporsi all’approvazione.

De Vito chiedeva di applicare il decreto Rilancio in materia di concessioni di posteggio per l’esercizio del commercio su aree pubbliche. Il documento recava le firme di Marcello De Vito, Andrea De Priamo, Stefano Fassina, Giulio Pelonzi, Svetlana Celli, Davide Bordoni e Maria Agnese Catini.

“Il mio atto chiede all’Aula di riconoscere solo una legge italiana applicando quindi la direttiva Bolkestein fino al 2032. Un’occasione per ribadire ulteriormente la mia vicinanza all’intera categoria dei commercianti“. -aveva spiegato ieri il presidente dell’Assemblea, Marcello De Vito.

La questione è sfociata in atti di vergognosa irresponsabilità politica, come ad esempio, l’occupazione da parte di Giuliano Pacetti e del consigliere Ferrara della postazione di De Vito come segno di occupazione dell’aula. Il capogruppo di Fratelli d’Italia Adrea De Priamo ha chiesto l’intervento dei vigili. Il tentativo poi di abbandonare l’aula e far cadere il numero legale è risultato inutile. La seduta, in seconda convocazione, possedeva un quorum più basso, motivo per cui son bastati 17 voti delle minoranze per ottenere il risultato sperato.

Pacetti sostiene su Facebook che il tutto sia avvenuto tramite un sotterfugio, definendolo “le solite manovre di palazzo”: “Oggi il presidente dell’Assemblea Capitolina Marcello De Vito, con un sotterfugio, ha atteso che tutti i nostri consiglieri lasciassero l’aula, perché di fatto la seduta era finita. Magicamente sono invece ricomparsi tutti i consiglieri di opposizione, come se qualcuno li avesse chiamati, e De Vito si è fatto approvare una mozione che va contro la linea del M5S e della sindaca. Siamo di fronte alle solite vecchie manovre di palazzo, a cui si presta un’opposizione senza idee.  Noi lavoriamo alla luce del sole e nell’interesse di tutti i cittadini, non per difendere gli interessi di pochi. Per questo siamo al fianco del nostro capogruppo, Giuliano Pacetti, che oggi ha difeso le prerogative della nostra maggioranza”.

Serafina Di Lascio

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