Ragazza sequestrata e stuprata, tre albanesi a processo

La ragazza voleva tornare a casa, ma due dei tre imputati le hanno preso le chiavi dell’auto e l’hanno costretta ad andare in un B&B.

La ragazza è stata costretta ad andare in un B&B

I tre albanesi hanno costretto una ragazza ad andare nella stanza del B&B dove alloggiavano, sulla Casilina. L’hanno conosciuta in un pub tramite un amico. I tre uomini l’hanno violentata e hanno filmato la scena con un cellulare. La vicenda è accaduta ad ottobre. Due dei tre ragazzi di 30 e 25 anni sono accusati di sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo. L’altro giovane di 27 anni dovrà rispondere di concorso morale per la violenza di gruppo e per aver partecipato a convincere la ragazza a spostarsi con loro nel B&B. La data dell’udienza è prevista per luglio. Si terrà con rito abbreviato davanti al gup Massimo Marasca.

I dettagli sulla vicenda della ragazza stuprata

I fatti sarebbero accaduti tra il 2 e il 2 ottobre del 2020. I due ragazzi erano a Roma in vacanza e avevano deciso di vedersi in un pub sulla Casilina insieme al 27 enne. Quest’ultimo avrebbe presentato la ragazza agli altri due. All’epoca la ragazza aveva 27 anni. I due turisti l’avrebbero poi invitata a continuare la serata con loro. La ragazza non sarebbe stata molto d’accordo, ma a seguito di minacce ha acconsentito. I ragazzi successivamente le avrebbero preso le chiavi della macchina per non farla scappare. Dopo è stata costretta a salire nella loro stanza del B&B situato a circa 10 minuti a piedi.

Saliti in camera sarebbe iniziato l’inferno per la ragazza, con lo stupro di gruppo. È stata costretta ad avere rapporti sessuali completi. Mentre un ragazzo di loro approfittava di lei, l’altro filmava la scena con il cellulare. Secondo l’accusa, tutto è accaduto con “l’aggravante di aver approfittato di circostanze di tempo, luogo o di persona tali da ostacolare la pubblica o privata difesa”. Il giorno seguente al presente abuso, la ragazza si sarebbe scambiata dei messaggi con un’amica, raccontandole dell’accaduto. Ha poi deciso di sporgere denuncia.

Dario Candeloro in difesa del 27enne accusato

Per Dario Candeloro, i fatti raccontati dalla ragazza vittima di stupro, sarebbero contraddittori. Secondo lui la vicenda narrata è priva di riscontri e appare senza fondamento. La posizione del 27enne, suo assistito sembra non avere nessun rilievo penale, considerando il fatto che quest’ultimo non era nemmeno presente nel luogo dell’abuso. Il legale aggiunge anche che gli indizi di colpevolezza sono stati esclusi dal Gip, che non ha accettato la richiesta di misura cautelare sia per l’assistito che per gli altri due ragazzi. Il relazione al filmato della violenza, non si ha ancora nulla in mano, in quanto non è stato acquisito.

Ylenia Iris

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