Verrebbe da dire “Questa candidatura non s’ha da fare” con chiari riferimenti letterari per sottolineare la distanza tra Calenda e la candidatura a sindaco. Il tavolo di confronto con il PD ha subito un arresto, i toni tra le parti sono alti e le liti si susseguono una dopo l’altra. I blocchi in contrapposizione sono Pd- Sinistra Italiana e Articolo Uno contro Italia Viva-Azione e Radicali. Il Pd accusa Calenda di inventare fake news con lo scopo di smarcarsi dalla sinistra e reindirizzarsi verso destra. Il leader di Azione, come risposta, congela il tavolo.
M5S al centro della discussione tra Calenda e Pd
La questione alla base dello scontro tra Calenda e il Pd è cosa fare con il Movimento 5 Stelle. L’intera ala sinistra del blocco progressista e il Partito Democratico hanno lasciato intendere che sono pronti ad aprire un dialogo con i grillini qualora si assista al ritiro del sostegno alla ricandidatura dell’attuale sindaco Virginia Raggi. Azione, i radicali e Italia Viva, invece, hanno ribadito la loro posizione di distanza dal M5S. La divergenza di opinioni è stata tale da provocare una forte reazione in Carlo Calenda che ha congelato la partecipazione del partito Azione al tavolo di incontro.
L’annuncio è avvenuto su Twitter. “Ieri si è tenuta la riunione del tavolo di coalizione del centrosinistra su Roma”, ha scritto Calenda” Abbiamo diligentemente partecipato a tutte le riunioni. Il Pd e Sinistra Italiana hanno chiarito che nel caso di condanna alla Raggi apriranno un tavolo con il M5S. Il tavolo è dunque per noi congelato”. Cosa ne sarà, allora, della candidatura del leader di Azione come sindaco per le prossime elezioni comunali 2021?
Carlo Calenda non ha dubbi. Continuerà ad andare fino in fondo con la sua candidatura anche senza PD. Entro febbraio partirà la campagna elettorale, il programma è già pronto per essere presentato ai cittadini romani indipendentemente dagli accordi che si instaureranno.
Valentina Trogu