La Regione Lazio continua a resistere al Coronavirus e pare stia gestendo l’emergenza nel migliore dei modi. L’indice Rt cala e Zingaretti si esprime in merito: “Misure adottate e rigore funzionano”
La Regione Lazio resta zona gialla. Le misure contro il Coronavirus funzionano e l’indice Rt cala: parla Zingaretti
La Regione Lazio resta zona gialla. A confermarlo è il Ministro della salute Roberto Speranza con l’ultima ordinanza firmata nei giorni scorsi che riguardava le regioni e le nuove disposizioni dedicate ad esse.
Nulla cambia per la città di Roma e per l’intera Regione. Le nuove misure adottate il 4 Novembre su scala Nazionale non hanno messo particolarmente in crisi il Lazio che resiste insieme al Veneto, Molise, Sardegna e la provincia autonoma di Trento.
L’ultimo bollettino risalente alla giornata di ieri, 20 Novembre 2020, indica un Rt a 0,82. La percentuale dei posti letti dedicati alla terapia intensiva resta, però, alta e supera la soglia critica diffusa dall’Agenzia per i servizi sanitari regionali che propone il 30% come range massimo, che nel Lazio raggiunge il 32%.
I ricoveri, invece, sottoposti ad area “non critica” supera del 9% la soglia dei posti letto occupati dai pazienti Covid che dovrebbe raggiungere massimo il 40%.
Il Ministro Speranza non mette in dubbio la possibilità di cambiare il colore delle Regioni italiane in caso di necessità e di peggioramento della situazione epidemiologica sul territorio Nazionale. Ma pare che ciò, per il momento, non riguardi il Lazio.
A pensarci, è invece il Presidente della Regione Nicola Zingaretti che firma un’ordinanza per la chiusura delle attività commerciali e supermercati prevista alle ore 21.00 fino al 30 Novembre.
“Il rigore e lo sforzo che abbiamo messo tutti nell’introdurre e rispettare le regole di contenimento sta dando dei risultati.– afferma il Presidente della Regione Lazio–Le regole che ci siamo dati funzionano grazie allo sforzo della nostra comunità che voglio ringraziare per l’impegno di queste settimane, in particolare di nuovo a tutto il personale della sanità. In tutto il mondo il contagio divampa nelle grandi metropoli. Aver raggiunto insieme questi risultati nella Regione di Roma, la più grande metropoli italiana, è importante”.
“Il livello di contagio–continua Zingaretti– rimane alto (77746 gli attuali positivi nel Lazio ndr) ma il miglioramento c’è. Questo è positivo per la sicurezza delle persone e per la nostra economia. Ora non molliamo. Bisogna continuare ad abbassare la curva, deve diminuire il contagio, i ricoveri e i decessi. Continuiamo a combattere perché questo è il modo di uscire da questa fase, salvare vite umane e tornare a vivere. Il nemico è il virus non le regole e i comportamenti individuali per fermarlo”.
A prendere parola è anche Alessio D’Amato, Assessore alla sanità nel Lazio, che tiene a ricordare come la corsa del virus sul territorio regionale stia rallentando.
“Nel Lazio sono stati superati gli 1,5 milioni di casi testati: il numero pro capite più alto tra le regioni italiane. I casi identificati da attività di screening sono oltre il 70%, a dimostrazione dell’importanza dei test antigenici”, ha poi concluso.
Serafina Di Lascio