Si deciderà domani cosa ne sarà dei territorio di Roma e provincia. La Regione Lazio entrerà in zona arancione abbandonando la fascia più estrema di limitazioni? Dall’ente regionale dicono di avere un “cauto ottimismo“, ma mentre l’indice RT decresce, la pressione sugli ospedali non si allenta.
Siamo giunti, perfettamente, alla metà della seconda settimana consecutiva che vede Roma e provincia nella fascia massima di restrizioni atte a contenere il contagio del Covid-19, la malattia virale arrivata dalla Cina circa un anno fa che continua a mettere a dura prova la vita (e l’economia) di tutto il mondo. Nonostante siano scesi in campo i vaccini, la pandemia continua a galoppare rapida e Mario Draghi, nuovo Premier del Governo, è stato costretto a ricolorare i confini nazionali per tamponare l’impennata di nuovi casi. Dopo aver trascorso due settimane in zona rossa (almeno fino a domenica prossima), la Regione Lazio entrerà in zona arancione da lunedì? Ecco la situazione attuale a 24h di distanza dalla tanto attesa decisione dell’Istituto Superiore di Sanità.
Regione Lazio in zona arancione? C’è “cauto ottimismo”
L’indice RT della Regione Lazio, che spera nella zona arancione, è in lieve calo e questa, ovviamente, è una grande notizia per la salute di tutti i cittadini romani e laziali. Dal numero che ha scaraventato il Lazio in zona rossa (1,35% circa), il dato è calato attestandosi intorno al 1%, ovvero la soglia che dovrebbe garantire l’entrata a pieno titolo nella fascia di rischio intermedia. L’incidenza è poco sopra ai 200 casi ogni 100.000 abitanti. Dunque, dopo le due settimane previste dalla legge, Roma e provincia potrebbero abbandonare la colorazione rossa proprio a ridosso della Pasqua.
Seguendo questo trend, nei prossimi giorni la Regione Lazio potrebbe registrare un RT sotto al 1%. È attesa per la decisione dell’Istituto Superiore di Sanità che domani comunicherà il cambio o meno di colorazione del Lazio. Alessio D’Amato si è detto “cautamente ottimista” sul passaggio in zona arancione.
La pressione sugli ospedali resta alta
Il dato che potrebbe lasciare la Regione Lazio in zona rossa, però, esiste. La pressione sugli ospedali, infatti, non accenna a diminuire e questo genera apprensione e titubanza negli enti preposti a decidere sul cambio di colorazione. La soglia di rischio minima dell’occupazione delle terapie intensive, decisa dal Governo centrale, si attesta attorno al 30%, mentre il Lazio ha fatto registrare un preoccupante 39%. Nell’ultima settimana si è passati da 296 pazienti gravi a 350: è un +54 che non può far dormire sonni tranquilli a nessuno.
ANDREA MARI
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