Riaperture asili nidi: è caos nella Capitale

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Il Comune assegna settanta cellulari per controllare i Green Pass di settemila maestre negli asili nidi. Le direttive dell’ultimo minuto non chiariscono le idee ai Municipi, costretti ad organizzarsi in modo autonomo. Le maestre delle scuole materne posticipate all’8 settembre.

Riaperture asili nidi: caos nella Capitale

La ripresa degli asili nidi e delle scuole materne romane è segnata dal caos generale. Le ultime direttive del dipartimento Servizi educativi non aiutano i Municipi, muniti di settanta cellulari per i controlli sui Green Pass. Gli apparecchi risultano, però, insufficienti per le quindici circoscrizioni che in media ospitano più di trenta strutture ognuna. Inoltre, a complicare ulteriormente la situazione, il dipartimento Trasformazione digitale ha comunicato la restituzione dei dispositivi entro il 15 settembre per utilizzarli durante le elezioni.

Green Pass: cosa dicono i Municipi a Roma

Nonostante il comune romano sia stato uno dei primi ad includere nel personale scolastico, dunque che necessita del Green Pass, anche le aziende esterne che collaborano con i nidi, le linee guida per operatori e assistenti dei diversi enti non sono chiare e l’attuale situazione di disorganizzazione non lascia in silenzio i Municipi e i vari comitati coinvolti. “Ogni cooperativa agisce da sé” – dice Germano Monti del comitato romano Aec (vecchia sigla di Oepa). “A meno di 20 ore dall’apertura non ci hanno consegnato quei pochi dispositivi promessi, non hanno previsto chi debba controllare la certificazione e neppure ci hanno detto cosa fare con gli Oepa che assistono i disabili”- continua la presidente del I municipio, Sabrina Alfonsi.

Un altro tasto dolente della già difficile situazione organizzativa riguarda l’entrata in servizio delle maestre delle scuole materne, posticipato all’8 settembre a causa dei grossi problemi da parte del Comune nella gestione del contesto. Quindi la prima settimana i controlli del Green Pass saranno svolti solamente per il personale dei nidi.

Dunque, ogni Municipio si organizza autonomamente, svolgendo controlli sul personale a livello municipale e cercando aiuti da sé. In questo modo la Capitale mostra un livello di incapacità amministrativa altissimo. “Qui si scaricano le responsabilità sui dirigenti dei Municipi creando anche disparità tra educatori: nei nidi che non hanno personale amministrativo, si incaricheranno le maestre?”- attacca duramente Giancarlo Cosentino, presidente della Fp-Cisl.

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