Cinquemila tonnellate al giorno di rifiuti in una buca guagntesca senza trattamenti adeguati. Questo è quello che è accaduto per vent’anni provocando gravi danni ambientali ancora da indagare fino in fondo. Si tratta della cattiva gestione della discarica di Malagrotta.
Abbiamo, inoltre, il TBM di Rocca Cencia che è stato parzialmente sequestrato nel 2020 per violazione delle prescrizioni dell’Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale).
Da oggi in poi, la normativa dei rifiuti dovrà essere rispettata e Ama dovrà mettere in piedi un sistema di monitoraggio costante degli impianti futuri.
Rifiuti Ama: monitoraggi e cittadini
A stabilire la nuova normativa è una mozione approvata nell’ultima seduta di Consiglio Comunale, a firma dei consiglieri della lista Calenda, Francesco Carpano, Flavia De Gregorio, Dario Nanni.
È richiesto un controllo costante degli inquinanti di acqua, suolo, sottosuolo, aria e dei miasmi, in prossimità delle discariche e degli impianti di trattamento, deposito, trasformazione e smaltimento, rendendo le rilevazioni effettuate pubbliche e consultabili per i cittadini, in modo continuativo.
Nell’atto passato dal voto dell’aula si legge: «Per potere recuperare la fiducia dei cittadini è necessario tenere comportamenti e gestione dei rifiuti improntati alla massima trasparenza delle informazioni, rispetto delle normative e adottare meccanismi atti a rassicurare la popolazione residente sulla sicurezza degli impianti e la salubrità dell’ambiente circostante.» Si tratta infatti di un’attività di trasparenza che potrebbe ridurre la diffidenza della cittadinanza e le proteste rispetto agli impianti di trattamenti dei rifiuti. Da qui l’idea di organizzare anche visite presso impianti che hanno le stesse caratteristiche di quelli previsti sul territorio.
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