Al centro della questione della Procura di Roma è la trasformazione della discarica per i rifiuti inerti di Monte Carnevale, a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti. Le accuse, rivolte a Flaminia Tosini e Valter Lozza sono quelle di corruzione, concussione e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente.
Le accuse nei confronti di Tosini e Lozza
I Carabinieri del Comando tutela ambientale hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di Flaminia Tosini, direttore Ciclo dei rifiuti della Regione Lazio e di Valter Lozza, proprietario della “Ngr Srl” e già proprietario della “Mad Srl“, società che nel Lazio gestisce le discariche di Roccasecca e Civitavecchia. Secondo quanto si apprende Lozza avrebbe ottenuto indebitamente l’autorizzazione, per la società “Ngr Srl“, per la trasformazione della discarica per i rifiuti inerti di Monte Carnevale a nuovo sito di smaltimento dei rifiuti derivanti dal trattamento di Rsu della Capitale.
I pm romani dunque nei confronti di Valter Lozza e di Flaminia Tosini hanno formulato la seguente accusa: concussione, corruzione, e turbata libertà di procedimento di scelta del contraente.
Il Presidente Marco Cacciatore: “A Monte Carnevale non ci sono i presupposti per realizzare una discarica simile“
A commentare le indagini dei Carabinieri è il consigliere Marco Cacciatore, Presidente Commissione X Urbanistica, Politiche abitative, Rifiuti Regione Lazio: “In passato ho fatto ogni tipo di attività compresi gli esposti, per oppormi all’individuazione di Monte Carnevale come discarica di Roma. Mi sono scagliato contro atti sia comunali che regionali che non mi convincevano per niente, a cominciare dalla delibera di giunta Capitolina che, vergognosamente, decise il sito. Non dovrebbero essere le procure a sanare i vuoti lasciati dalle istituzioni negli anni, o a compensare le decisioni folli come quella delibera di individuazione. Spero che ora la Sindaca vada a revocare quella delibera di Giunta e che vengano riviste tutte le procedure. A Monte Carnevale non ci sono i presupposti per realizzare una discarica simile. Anzi, una mostruosità del genere non deve vedere la luce in nessun quadrante di Roma“.
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