Ultimatum per il comune di Roma e Ama. Trenta giorni per risolvere il problema dei rifiuti nella Capitale. Questo il tempo dato dal presidente della regione Lazio alla municipalizzata del comune di Roma. Zingaretti ha infatti firmato ieri un’ordinanza che esorta Roma Capitale e Ama a “trasmettere un piano impiantistico ai fini dell’autosufficienza in termini di trattamento, trasferenza e smaltimento“, ossia discariche e Tmb, per scongiurare l’emergenza rifiuti nella città, data dalla chiusura dell’impianto di Rocca Cencia.
Emergenza rifiuti a Roma: gli impianti di Civitavecchia e Viterbo
Per venire incontro alla città di Roma, il provvedimento firmato ieri da Zingaretti, valido fino al 20 aprile, stabilisce anche che i rifiuti degli impianti TMB 1 e 2 di Malagrotta – per il mese di aprile – andranno alla discarica Ecologia Viterbo, mentre quelli del TMB Saf di Colfelice, in provincia di Frosinone, potranno andare nella discarica MAD a Civitavecchia. La Regione ha infatti ordinato agli impianti “di garantire la massima operatività, con turni ulteriori di lavoro anche nei festivi e prefestivi per soddisfare le richieste di smaltimento”.
“È il momento – è stata l’esortazione di Zingaretti – di mettere da parte ogni polemica e lavorare insieme per il bene di Roma. Con l’ordinanza adottata, la Regione Lazio aiuta la città e individua soluzioni concrete per risolvere le criticità nella raccolta e per lo smaltimento dei rifiuti”.
Le critiche per l’ordinanza sui rifiuti e il coinvolgimenti di Arpa
“A Viterbo arriveranno oltre 300 tonnellate al giorno e a Civitavecchia 80″, ha dichiarato Silvano Olmi, presidente regionale dell’associazione ambientalista ‘Fare Verde’. “Un pesce d’aprile di Zingaretti ai danni dei cittadini che subiscono l’incapacità della Regione Lazio e del Comune di Roma nel gestire il ciclo dei rifiuti”.
“Dopo aver martirizzato – ha incalzato poi – il territorio provinciale di Frosinone, ribattezzato il ‘Distretto della Monnezza’, adesso tocca alla Tuscia e a Civitavecchia subire l’invasione dei rifiuti regionali”.
Intanto arriva dall’Assessora alla Transizione Ecologica e alla Trasformazione Digitale, Roberta Lombardi, e dall’Assessore ai Rifiuti, Massimiliano Valeriani, arriva una proposta di legge per coinvolgere maggiormente l’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale sul tema dei rifiuti.
“Attraverso un più ampio e organico coinvolgimento di un ente terzo, quale appunto l’ARPA, nei procedimenti di VIA, di AIA e di Autorizzazione Unica per i nuovi impianti di smaltimento e di recupero dei rifiuti, la proposta di legge si prefigge di conseguire un duplice obiettivo”, spiegano di concerto i due: “l’innalzamento dell’attuale livello di tutela dell’ambiente, anche in virtù degli elementi acquisiti dall’Arpa” e “l’efficientamento dell’azione amministrativa regionale, favorendo così il rispetto dei termini prescritti dalla normativa statale per la conclusione dei procedimenti in questione”.
Grazie a questa procedura, la struttura amministrativa potrà adottare “le proprie decisioni con maggiore cognizione di causa e in maniera indipendente da altri tipi di istanze che esulino da quelle legate alla tutela dell’ambiente e dei servizi per i cittadini. Un primo passo verso una maggiore trasparenza nella gestione del ciclo dei rifiuti”.
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