Roma continua a dover fare i conti con le conseguenze dell’incendio del Tmb di Malagrotta e con l’emergenza rifiuti che affligge la città da tempo. Tra cattivi odori, cassonetti ricolmi e spazzatura abbandonata sui marciapiedi sotto al sole, l’amministrazione capitolina annuncia una serie di interventi che si vuole effettuare sul territorio.
Rifiuti Roma: annunciata una serie di interventi per risolvere l’emergenza rifiuti

Tutti i quartieri di Roma sono accomunati dallo stesso problema: quello dei rifiuti. Indipendentemente da dove ci si trovi, ogni angolo della Capitale è invaso da spazzatura abbandonata fuori dai cassonetti, troppo pieni per poterne accogliere altra. Sembrano servire a poco gli interventi dell’Ama in alcune zone segnalate, come quelle che vanno da Porta Cavalleggeri a via Gregorio VII. Il tutto aggravato dai rallentamenti nello smaltimento dei rifiuti causato dall’incendio di Malagrotta. L’assessora capitolina all’Ambiente e ai Rifiuti, Sabrina Alfonsi, ha affermato che «stiamo pian piano tornando alla normalità. Sono stati conclusi molti interventi in Centro. Ringrazio i lavoratori Ama per il grande sforzo fatto dopo l’incendio che ha messo in difficoltà il sistema dei rifiuti. Nei prossimi giorni si vedranno i risultati in tutte le zone».
Tuttavia, questo ritorno alla normalità non sembra rassicurare gli abitanti che in molte aree di Roma; uno di questi, per esempio, ha dichiarato che «è indegno che la città sia in queste condizioni ed è inaccettabile che le persone, in una situazione di emergenza, non sappiano autoregolamentarsi», lamentandosi in particolar modo dei rifiuti abbandonati nelle zone meno residenziali: frigoriferi, cassoni del WC, manichini di sartoria, sacche da golf ed altre tipologie di rifiuti decisamente “poco convenzionali”. La situazione non migliora in piazza Igea, Forte Boccea e via Tuscania, che si ritrova ad essere una vera e propria discarica a cielo aperto. Il problema dei rifiuti sembra essere meno presente nel quartiere Prati, ma esclusivamente sulle vie principali: osservando le strade più interne e nascoste è possibile trovare anche lì cassonetti stracolmi, bidoni inaccessibili e distese di sacchetti per terra dove spesso persone senza fissa dimora si ritrovano a rovistare.
Maria Claudia Merenda
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