Rione Borgo, culla del cristianesimo

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La rubrica dedicata ai “Rioni di Roma” oggi fa tappa al XIVRione Borgo“. Questo è l’unico nome con radice straniera. Deriva infatti dal termine sassone “Burg(che vuol dire “cittadella”), agglomerato urbano racchiuso entro le mura di cinta. Fu la comunità stanziata nella zona e proveniente dal Wessex (area sud-occidentale dell’attuale Inghilterra) a dargli questo nome. Il rione Borgo nel tempo ha visto più volte trasformare il suo aspetto nel profondo. Questo avvenne a causa di alcuni eventi storici che ne hanno cambiato le caratteristiche per sempre.

Riconosciuto ufficialmente nel 1586 da papa Sisto V, si sviluppa tra la Basilica di San Pietro e Castel Sant’Angelo. Sorto a ridosso del Tevere, il Rione Borgo, già in epoca romana, era un luogo di grande attrazione poiché ospitava il Circo di Nerone. Questo, aveva al centro della sua “spina” (un insieme di edifici, presenti tra Castel Sant’Angelo e Piazza San Pietro), l’obelisco egizio, poi posto al centro di Piazza San Pietro. La prima tra le trasformazioni radicali che visse il rione si verificò con l’avvento del cristianesimo.

Scorcio del Rione Borgo  photo credit: roma-artigiani.it
Scorcio del Rione Borgo photo credit: roma-artigiani.it

Nel Rione Borgo sorge la basilica di San Pietro

Secoli dopo, in quella zona avvenne il martirio dell’apostolo Pietro e sulla sua tomba Papa Anacleto diede mandato di costruire un oratorio. Più tardi e precisamente nel 324, l’Imperatore Costantino a sua volta costruì a posto dell’oratorio la Basilica di San Pietro. In seguito l‘Imperatore Adriano individuò, sempre in quell’area, il luogo adatto per la costruzione del suo mausoleo (Castel Sant’Angelo). La zona divenne ben presto meta di grande afflusso di pellegrini e cuore della cristianità. Col passare del tempo attorno della Basilica sorsero molti edifici accessori come monasteri, ospedali ed alcune chiese di varie appartenenze religiose, dette scholae.

Tra queste, le più importanti erano: la schola Saxonum per i britanni, sviluppata attorno alla Chiesa di Santa Maria in Saxia; e la schola Frisorum (una regione attualmente posta tra Olanda e Germania), oggi accanto alla Chiesa dei Santi Michele e Magno. Uno dei fulcri importanti del rione era senza dubbio l’ospedale Santo Spirito. Centro di accoglienza di malati e bisognosi disponeva inoltre della “Ruota degli esposti“. La struttura permetteva alle madri impossibilitate ad allevare i propri figli, di affidarli a chi poteva prendersene cura, rimanendo nell’anonimato. Attraverso lo stesso sistema, i bambini venivano nuovamente esposti per agevolarne l’affidamento.

Immagine Via della Conciliazione, sullo sfondo la Basilica di San Pietro un tempo facente parte del Rione Borgo photo credit: Wikimapia.org
Immagine Via della Conciliazione, sullo sfondo la Basilica di San Pietro un tempo facente parte del Rione Borgo photo credit: Wikimapia.org

Caratteristiche e trasformazioni del rione

Un’altra particolarità del Rione Borgo era costituita dall’esercizio di attività del Boia. Nei secoli XVI e XVII infatti capitava frequentemente ai tanti visitatori e pellegrini, di assistere all’esecuzioni capitali. I patiboli erano spesso collocati al centro delle principali piazze. Gli strumenti del boia facevano da richiamo per grandi folle. Così l’esecuzioni diventavano uno spettacolo popolare. Uno dei più “famosi” boia del tempo fu Giovanni Battista Bugatti detto “Mastro Titta“. Sul suo taccuino personale sono riportate notizie di ben 500 esecuzioni avvenute per sua mano.

Soltanto nel 1929 il Vaticano venne escluso dai confini del rione, diventando stato autonomo. Nonostante questo l’ultima grande trasformazione del rione Borgo è avvenuta nel 1936. Benito Mussolini infatti in quell’anno per aprire il varco destinato alla realizzazione di Via della Conciliazione, fece demolire l’intera “spina” del borgo e gran parte delle mura Leonine (una cinta muraria fatta erigere da Papa Leone IV a protezione del Vaticano e della Basilica, dalle incursioni saracene). Nonostante le varie trasformazioni del Rione Borgo, alcune parti, mantengono ancora oggi intatto il fascino antico. Basterà percorrere Via Borgo Pio, passeggiare per via Borgo Vittorio ed inoltrarsi lungo Borgo Angelico per godere di un’incredibile atmosfera.

di Loretta Meloni

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