La rubrica “Rioni di Roma” oggi ci porta alla scoperta del fascinoso rione XVI, Ludovisi. Nell’antica Roma questa parte del territorio era occupata prevalentemente da “Horti” di proprietà di patrizi romani. Durante l’epoca rinascimentale la zona vide invece sorgere diverse ville come quella degli Orsini. Nel 1622 Papa Gregorio XV esponente della famiglia Ludovisi acquistò quella villa e la ampliò comprando alcuni terreni adiacenti. Sorse così una delle più belle ville nobiliari di Roma.
Con la designazione di Roma Capitale d’Italia, la città subì un cambiamento radicale. A questo contribuì in quegli anni una travolgente “febbre edilizia” che vide cambiare volto anche a quella zona. Nonostante si sperò di poter conservare intatti luoghi e costruzioni simbolo come villa Ludovisi, i profitti che si prospettavano ai proprietari terrieri erano davvero invitanti.

Rione Ludovisi e la sua sfarzosa villa
Fu così che nel 1866 la famiglia Ludovisi proprietaria della meravigliosa villa, stipulò una convenzione con il Comune di Roma e la Società Generale Immobiliare. Questa sancì l’urbanizzazione e la lottizzazione dell’intero terreno della villa. Così nacque il rione Ludovisi e oggi di quella villa non resta che il Casino dell’Aurora e parte del Palazzo Grande. Roma in quegli anni divenne un cantiere a cielo aperto e gli speculatori con la distruzione di villa Ludovisi idearono la costruzione di una grande via di comunicazione.
Questa doveva fungere da prolungamento di via del Tritone, appena completata, per collegare il centro storico/politico sviluppatosi intorno a Piazza Colonna. Così Villa Borghese, rappresentò il “grande parco” della capitale italiana. Nacque poi l’elegante Via Veneto, che da Porta Pinciana conduce a Piazza Barberini, completata nel 1906, con i suoi alberghi, tra cui l’Excelsior e il Majestic, e con il Palazzo Margherita.

Via Veneto e la “Dolce vita”
Il palazzo dopo la Seconda Guerra Mondiale, è divenuto sede dell’Ambasciata degli Stati Uniti presso lo Stato Italiano. Il tessuto urbano della zona però sotto il Fascismo conobbe un nuovo periodo di cambiamenti e di sviluppo. Tra il 1925 ed il 1935, infatti, sorsero il Ministero delle Corporazioni, il Ministero dell’Industria. A questi si aggiunsero Villa Maraini, l’Hotel Ambasciatori ed il Palazzo INA, con Via XXIII Marzo, oggi conosciuta come Via Leonida Bissolati.
Il rione Ludovisi dopo la Seconda Guerra Mondiale tra gli anni ’50 e ’60 divenne il centro della “Dolce vita“. Cuore pulsante dell’aristocrazia romana dell’epoca, frequentata da famosi attori e registi. Federico Fellini fermò quell’epoca con i suoi sfarsi, nel mitico film “La dolce vita” per l’appunto. A Fellini è stato dedicato un Largo, tra Via Veneto e Porta Pinciana.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (Rione Ludovisi-Villa Maraini) photo credit: tripadvisor.it