In questo appuntamento della rubrica “Rioni di Roma” andiamo alla scoperta del rione XVII Sallustiano. Sorto dopo il 1870, dalla suddivisione del rione Trevi in due rioni e su una parte nord del colle Quirinale. In epoca Augustea questa zona era definita come VI regio. Qui vi erano insediamenti già in età del ferro come da testimonianze di alcune tombe ritrovate nei pressi della porta Collina. Probabilmente i primi abitanti furono i Sabini e il re Tito Tazio.
In epoca repubblicana sorsero nella zona insulae e ville, tra cui la più famosa era la villa di Sallustio dalla quale il rione prende il nome. All’interno della villa sorgevano gli Horti Sallustiani. Qui si trovavano il Tempio della Dea Fortuna, il Circo di Flora ed un ippodromo. Con tutta probabilità, proviene da qui l’Obelisco Sallustiano, oggi situato in Piazza Trinità dei Monti. Questa parte di territorio densamente abitato, si spopolò intorno al 410, quando i Visigoti di Alarico tagliarono gli acquedotti, e distrussero la villa di Sallustio.

La rinascita del rione Sallustiano
La zona rimase disabitata fino all’epoca rinascimentale, quando Papa Sisto V ripristinò gli antichi acquedotti col nome di Acqua Felice. Nel vicino rione Esquilino costruì la sua residenza e nello stesso periodo ebbe inizio anche l’edificazione della basilica di Santa Maria degli Angeli sui ruderi delle terme di Diocleziano. Vigna Barberini sorse invece nel 1600 con il casale costruito sui ruderi delle antiche Mura Serviane.
Nel 1608 il Cardinale Scipione Borghese fece invece costruire la Chiesa di Santa Maria della Vittoria, dove, alcuni anni dopo, Bernini scolpì la sua celebre Estasi di Santa Teresa. Vigna Barberini a metà Ottocento diventò Villa Spithover, la più grande del Rione, che partiva da Via XX Settembre e arrivava alle rovine del Circo di Sallustio, fino a Via di Porta Salaria.

Il rione oggi
La vera e propria urbanizzazione della zona avvenne però con l’apertura della breccia di Porta Pia aperta nella breve porzione di mura appartenente al rione. I Boncompagni, si fecero costruire due palazzine sulla via che li ricorda, una delle quali attualmente ospita il Museo per le Arti Decorative. La chiesa rionale di San Camillo de Lellis, venne costruita sull’area della villa Spithoever. Lo stesso valse per quella più piccola del Sacro Cuore di Gesù con annesso convento.
Il palazzo del Museo Geologico sorse in largo Santa Susanna e il ministero dell‘Agricoltura e Foreste in via XX Settembre. Attualmente l’unica zona di verde del rione è conservata nell’area a ridosso delle mura compresa tra Porta Pia, via Augusto Valenziani e via Piave. Questo è il luogo in cui sorgeva la villa Cicciaporci Valenti Gonzaga, conosciuta come villa Paolina da Paolina Bonaparte. Dal 1951 questa è sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede.
di Loretta Meloni
Immagine di copertina (rione Sallustiano) photo credit: zainoinspalla.org