Piazze e vicoli “a numero chiuso”, studiato sulla base del numero di persone che possono riunirsi senza assembramenti e sulla base del numero di posti a sedere che ci sono nei locali della movida. Il vertice in Prefettura, a Roma, intende arginare un rischio che si ripete da mesi (anche durante il lockdown) ogni fine settimana. Ecco il piano che potrebbe prendere il via già da giovedì 22 ottobre.
Movida, piazze e vie a numero chiuso
Il premier Conte ha stabilito gli orari di apertura e di chiusura dei locali quali ristoranti bar e pub: sarà possibile tenere aperto fino alle ore 24 per chi ha la possibilità di servire al tavolo. Altrimenti l’orario di chiusura viene anticipato alle 18. Nonostante questo, però, il rischio movida nella Capitale è ancora alto, al punto che in Prefettura si pensa a un piano per stabilite un numero chiuso per le vie e le piazze maggiormente frequentate dai giovani.
Le Forze dell’Ordine e forse anche l’Esercito si occuperanno del pattugliamento del territorio circoscritto da varchi. Potranno passare chiaramente i residenti e coloro che avranno prenotato un posto nei locali della zona. Per gli altri gli ingressi saranno off limits. Toccherà quindi ai massimi rappresentanti dei territori, e non ai sindaci come si pensava all’inizio, disporre la chiusura di strade e vicoli.
Il piano allo studio del Prefetto potrebbe divenire già operativo da giovedì 22 ottobre, proprio per testare il primo fine settimana prima della festa di Halloween. Al centro dell’attenzione ci sono i locali di piazza Trilussa, piazza Bologna, la Scalinata del Tamburino, sempre a Trastevere, Campo de’ Fiori. Ma non solo: sorvegliate speciali saranno anche Pigneto, Ponte Milvio, San Lorenzo e l’Eur. Queste ulteriori limitazioni potrebbero danneggiare ulteriormente gli esercenti di ristoranti, bar e locali notturni.