Il titolare di un ristorante russo a Roma è stato costretto a cambiare insegna a cuasa delle troppe minacce ricevute. Nonostante per molto tempo il locale sia stato un punto d’incontro per persone di diverse culture (Georgia, Armenia, Azerbaigian, Ucraina e Russia), la situazione è cambiata con lo scoppio della guerra in Ucraina.
Ristorante russo cambia insegna per le troppe minacce
A denunciare l’accaduto è lo stesso titolare del ristorante, che è stato costretto a cambiare il nome del locale e a togliere le bandiere dei diversi paesi che ne caratterizzavano l’entrata.
L’imprenditore racconta: «Ho iniziato a ricevere telefonate di minaccia e molti clienti italiani hanno cominciato a boicottare il ristorante. Mi sono reso conto che il clima stava diventando insostenibile. Gestisco questo ristorante con mia moglie da 13 anni, e ho visto il mio lavoro e la mia fatica vanificarsi in un attimo. Una prima volta, nel 2014, con la guerra nel Donbass, dove già avevo ricevuto minacce e insulti, e ora ancora di più con quella in Ucraina». L’uomo ha scelto, quindi, di tutelare l’attività, le persone che ci lavorano e i clienti, anche a causa di sgradevoli episodi avuti con la stampa. «Sono venuti dei giornalisti, ho parlato con loro e mi sono fidato, e poi ho visto sui giornali una cosa completamente diversa da quella che avevo detto. Ho chiamato il giornale, mi hanno risposto “prendi un avvocato e fai ricorso”. Con la crisi che c’è, non ho certo i soldi necessari per farlo, meglio far sparire nome e bandiere e diventare anonimi, se il clima è questo».
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