La rete di associazioni Vivinstrada ha programmato una manifestazione a Roma in data 21 maggio per la sicurezza stradale. Gli attivisti si schierano contro la “Vision zero” e richiedono precise soluzioni.
Roma, manifestazione per la sicurezza stradale: no alla Vision zero
L’ultima manifestazione per la sicurezza stradale nella Capitale risale a due anni fa e arriva ora a pochi giorni dai tragici incidenti in cui due giovani hanno perso la vita. La manifestazione, su iniziativa della rete Vivinstrada, si terrà il 21 maggio a partire dalle ore 10.00 in piazza Santi Apostoli, nel centro storico.
Come riporta RomaToday, solo nel mese di gennaio 2022 sono state 15 le vittime di incidenti stradali. Secondo il report di Roma Servizi per la Mobilità nel 2021 ci sono stati 104 incidenti mortali, di cui 40 hanno riguardato i pedoni. “Le tragiche notizie che continuano ad arrivare a getto continuo da tutta la rete viaria del nostro Paese cadono una dopo l’altra nell’indifferenza generale, politica e mediatica”, è quanto si legge nel comunicato che annuncia l’iniziativa.
Gli attivisti della sicurezza stradale si schierano contro la “Vision zero“, considerandola una “inaccettabile dichiarazione implicita di condanna a morte per migliaia di persone”. Vision zero è infatti un progetto secondo il quale entro il 2050, così come stimato dai governi di molti paesi che lo hanno adottato, il bilancio dei morti per incidenti stradali dovrebbe essere pari a zero. Gli attivisti ritengono però che il 2050 sia un termine enormemente distante e che ci sia quindi la necessità impellente di attuare un progetto “Vision zero now“.
Gli attivisti richiedono infatti precise soluzioni, interventi concreti che possano dare risultati immediati. Tra queste sicuramente il più evidenziato è il controllo più serrato sui comportamenti considerati a rischio, come l’eccesso di velocità e l’uso del cellulare, tramite un impiego maggiore di forze dell’ordine soprattutto in area urbana. Per gli agenti di controllo richieste di affiancamento di soluzioni tecniche quali scout speed, autovelox, telecamere per il controllo e la sanzione da remoto, oltre alla sperimentazione del sistema “intelligent speed adaption”. Richiesta inoltre la modifica dell’articolo 142 6bis del codice della strada che obbliga la segnalazione di rilevazione della velocità.
Giamila D’Angelo
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