Caos e difficoltà sul versante degli alloggi popolari di Roma. Gli uffici preposti alle assegnazioni e allo scorrimento della graduatoria Erp versano, infatti, in condizioni di grave affanno.
Dai dati, forniti dagli stessi uffici del dipartimento politiche abitative della Capitale, emerge una situazione allarmante. L’organico, nel giro di meno di tre anni, è stato ridotto del 50% e, attualmente, ci sono solo due risorse dedicate alla lavorazione delle domande di alloggio.
Alloggi popolari di Roma: il diffuso problema della carenza di personale

Come riportato da RomaToday, questi dati preoccupanti sono emersi nel corso dell’ultima commissione trasparenza convocata da Federico Rocca, consigliere di Fratelli D’Italia. La richiesta di commissione era stata avanzata da Unione Inquilini per ottenere dei chiarimenti in merito allo stato di avanzamento della graduatoria Erp.
Il problema, emerso più volte, è quello della mancanza di organico. Problema che, secondo quanto dichiarato dal capostaff Carlo Mazzei, riguarda non soltanto il dipartimento politiche abitative, ma tutti gli uffici comunali.
A parlare, come sempre, sono i numeri. Prima del Covid, il personale in dotazione al dipartimento era composto da 55 unità, che sono scese a 52 nel 2021 e poi, drasticamente, a 26 tra il 2022 e il 2023. Dunque, il 50% di dipendenti in meno a poter lavorare alla situazione emergenza abitativa. Secondo la dirigente ad interim Debora Masini, la situazione più drammatica si registra proprio nell’ufficio che si occupa di smaltire le domande di alloggio e le integrazioni, con sole due unità per più di 3500 pratiche nuove e 3000 integrazioni.
Giulia Guglielmetti
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