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Aiutare gli alunni disabili nella DaD: chiedono aiuto le cooperative di Roma

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Roma alunni disabili

Il grido d’aiuto parte dalle cooperative del territorio di Roma che invocano il supporto dell’amministrazione comunale per la salvaguardia del servizio di assistenza nei confronti degli alunni disabili. La DaD potrebbe rallentare il loro stato di apprendimento scolastico. Ecco il loro grido d’aiuto: “Impossibile garantire il servizio“.

Le cooperative che offrono supporto agli alunni disabili invocato l’aiuto al Comune di Roma

Le cooperative del territorio di Roma annunciano l’impossibilità di proseguire con il lavoro di sostegno degli alunni disabili nella DaD. Stiamo parlando di AgciSolidarietà Lazio, Confcooperative Federsolidarietà Lazio, Legacoopsociali Lazio e Forum Terzo Settore Lazio.

Tali cooperative hanno lanciato un grido d’allarme all’amministrazione romana circa il servizio offerto a tali studenti attraverso Oepa (Operatore educativo per l’autonomia e la comunicazione).

La pandemia dovuta allemergenza sanitaria causata dal Covid-19 pare però aver messo in crisi tale mondo di sostegno e supporto a famiglie con uno o più figli che soffrano di disabilità. L’assenza di supporto da parte delle istituzioni aggrava il servizio che si ritrova ad oggi completamente impreparato a fronteggiare tali fenomeni.

“Un servizio formalmente in capo ai vari municipi che però, in una fase di emergenza così delicata e prolungata, necessita di una cabina di regia da parte del Comune di Roma Capitale, che deve incentivare l’uniformità di trattamento su tutto il territorio e la continuità del servizio per alunni e lavoratori”, si legge in una nota realizzata da parte delle cooperative del territorio.

La problematica principale pare riguardare l’assenza di una programmazione complessiva e di piani di intervento d’emergenza: “Le Cooperative sociali sono state costrette a fare ricorso agli ammortizzatori sociali e, dove sostenibile economicamente, hanno personalmente supportato i propri lavoratori provvedendo ad erogare l’anticipo dell’assegno Inps”.

Il nuovo inizio dell’anno scolastico negli scorsi mesi ha messo in scena il prosieguo del disagio. Le Cooperative, intenzionate a continuare con il lavoro di sostegno nei confronti degli alunni disabili della città di Roma mettono in chiaro la questione: non hanno più la possibilità di sostenere i costi di un servizio che non si riesce ad erogare.

Le richieste: “le rimodulazioni degli interventi, già effettuate in alcuni Municipi nel precedente periodo di lockdown, trovino immediata applicazione qualora l’allievo o la classe, per cause direttamente o indirettamente riconducibili all’emergenza Covid-19, non siano presenti a scuola”.

Non tarda inoltre, anche una vera e propria denuncia nei confronti del Comune di Roma Capitale che a detta delle cooperative :”ha invece lasciato famiglie, Municipi e Cooperative sole e divise nell’affrontare la pandemia. Pur comprendendo le enormi difficoltà di questo periodo e i tanti fronti di emergenza aperti, è necessario che il Comune di Roma superi i propri ritardi amministrativi e ricopra il proprio ruolo di coordinamento e supervisione, per fare in modo che non siano sempre gli ultimi a pagare il prezzo più alto”

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