Secondo i dati pubblicati nel corso del 2020, emerge che negli ultimi 5 anni, nella Capitale, i residenti abbiano preferito le auto private ai mezzi pubblici. Tra il 2015 e il 2019 infatti, a Roma i passeggeri sembrano aver perso la fiducia nel trasporto pubblico locale, privilegiando l’acquisto di automobili.
Lo studio di Legambiente
Legambiente Lazio ha elaborato i dati del 2020 pubblicati di Aci, Atac, Istat, Agenzia per i Servizi Pubblici di Roma, riscontrando un forte aumento del traffico privato.
Nella Capitale, tra il 2015 e il 2019, lo studio ha rilevato un 23% in meno dei passeggeri sul trasporto pubblico locale. Di pari passo è aumentata la quantità di automobili: 17mila vetture immatricolate in più. Inoltre Roma, rispetto alle altre città italiane, avrebbe un numero ridotto di tram e metro in proporzione alla popolazione residente. E’ stata anche rilevata una diminuzione della velocità commerciale di metro e tram, scesa da 13 a 10 km/h. Il fatto che sempre meno cittadini decidano di affidarsi al trasporto pubblico, rassicura molto poco l’amministrazione locale, intenzionata invece a rafforzare i mezzi pubblici per diminuire il traffico di automobili.
Le dure parole del presidente di Legambiente Lazio sul trasporto pubblico di Roma
Commenta Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, “I mezzi pubblici non sono certo mai stati il fiore all’occhiello di Roma. Secondo questi numeri c’è un evidente tracollo del servizio negli ultimi anni. Le condizioni del trasporto pubblico sono disarmanti ed è chiarissimo che con questo peggioramento, nella capitale si è impreparati a garantire distanziamento necessario sui mezzi. Di certo non sorprendono le immagini della calca in alcuni dei nodi nevralgici per il trasporto pubblico romano“.
In merito ai diversi progetti non ancora realizzati, con amarezza afferma: “Basti pensare alla chiusura dell’anello ferroviario della quale si parla da decenni ma non se ne vede neanche l’ombra. Così come non c’è un metro di nuova tranvia nonostante decine di progetti e rendering di nuovi tram. Fino ad arrivare alla storia del trenino Termini-Centocelle che si ferma a metà tragitto, lasciando il binario vuoto nella popolosissima periferia est fino a Giardinetti. Lì il trenino non passa anche se sarebbe importantissimo ai fini del distanziamento, nonostante una delibera votata all’unanimità in aula Giulio Cesare da mesi per il ripristino e alla quale il governo della città, colpevolmente, non sta dando alcun seguito“.
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