E’ accaduto ad un bar di Piazza Ragusa a Roma: la chiusura disposta dalla Polizia Locale è avvenuta in seguito a risse e schiamazzi dinanzi all’attività. Le serrande resteranno abbassate per almeno 7 giorni
Chiuso bar a Roma per 7 giorni dalla Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni: risse e schiamazzi importunavano il vicinato
A far scattare l’allarme sono gli abitanti di Piazza Ragusa, a Roma, stanchi delle continue risse e degli schiamazzi che si verificavano in un noto bar della zona.
La Polizia di Stato del VII Distretto San Giovanni, diretto da Mauro Baroni ha disposto la chiusura dell’attività per ben 7 giorni in seguito al decreto emesso dal Questore di Roma. Si tratta di una sospensione della licenza di “somministrazione e vicinato” imposta al titolare del bar sito in Piazza Ragusa.
Le continue segnalazioni pervenute al distretto di Polizia hanno sottolineato come l’attività fosse divenuta protagonista di eventi che minassero l’ordine e la sicurezza pubblica, sia all’interno che all’esterno del locale.
In particolare, lo scorso primo Ottobre, intorno alle 3.50 del mattino, gli agenti di Polizia hanno dovuto fermare una forte lite scoppiata tra due avventori in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all’assunzione presunta di alcol.
Lo scorso 13 febbraio, un’ennesima lite ha fatto scattare gli agenti per placare gli animi di un cliente ed un soggetto qualificatosi come addetto alla sicurezza del bar. Pare che in quella circostanza si parlasse di lesioni personali con la perdita di un dente.
Queste sono solo alcune delle segnalazioni pervenute al comando di Polizia di Stato di Roma Capitale circa le attività di risse e schiamazzi relative al suddetto bar di Piazza Ragusa.
In totale, pare che siano 13 le occasioni durante le quali si sia minata la sicurezza pubblica e in tali 13 eventi è stato richiesto l’intervento da parte della Polizia. I soggetti indicati sembrano essere spesso pregiudicati per reati contro la persona o in materia di stupefacenti.
Si auspica che la chiusura per 7 giorni possa corrispondere ad una punizione più che esaustiva e placante nei confronti di chi gestisce il bar e di chi soprattutto è un assiduo frequentatore.