Il primo atto si tinge di giallorosso. Roma-Bayer Leverkusen, semifinale di andata dell’Europa League, è stata una sfida complicata da giocare per entrambe le formazioni, con i tedeschi che si fanno preferire per mole di gioco. Poi il gol spacca equilibrio di Edoardo Bove e il piccolo, ma consistente, vantaggio per il ritorno. Josè Mourinho: “Pubblico incredibile, merito dei ragazzi”.
Un pezzettino di semifinale è andata in archivio con la Roma, detentrice della Conference League, capace di piegare un’ottima e organizzata squadra come il Bayer Leverkusen. I giallorossi, privi di diverse pedine fondamentali, interpretano una gara di sacrificio, dedizione e concentrazione lasciando, molto spesso, il pallino del gioco ai rivali. I tedeschi si fanno certamente preferire, ma le Aspirine sbattono sul muro eretto dallo Special One e sulla loro imprecisione. Monumentali Cristante, Mancini, Pellegrini e Bove che riescono nell’intento di tagliare e cucire il gioco dello Special One. Basta una rete dell’ex Primavera nel secondo tempo per regalare un vantaggio importante ai capitolini in vista del ritorno della semifinale di Europa League che si attende complesso e infuocato.
Roma-Bayer Leverkusen: Bove-gol, ai giallorossi il primo atto di questa sfida
La partenza di match aveva generato presagi davvero nefasti per la Roma, con il Bayer Leverkusen che è andato vicinissimo al bersaglio grosso in due occasioni nei primi sette minuti di gioco: Andrich calcia debolmente in area di rigore, mentre il talentuoso Wirtz scagliava a fil di palo, ma sui tabelloni dietro ai tre pali di Rui Patricio, il pallone ben costruito con un triangolo esemplare. I giallorossi si sono destati al 19′ con il piazzato di Pellegrini che trovava l’impatto di testa di Ibanez: miracoloso Hradecky.
La ripresa appare bloccata con i tedeschi in modalità offensiva ma poco consistente e i romani chiusi a riccio e pronti a sfruttare ogni possibilità risparmiando, anche, energie. Al 52′ si è manifestata la svolta del match: Bove recuperava palla sulla trequarti e serviva Abraham, l’inglese si era girato bene trovando i guantoni dell’estremo difensore avversario, ma sulla respinta si era fiondato ancora il Primavera che ha messo dentro la sfera facendo esplodere l’Olimpico. Poche le emozioni dopo il gol: Belotti poteva raddoppiare, ma Hradecky, mentre il Leverkusen ha sfiorato il pari dopo un pasticcio Patricio-Ibanez, ma Frimpong si è visto stoppare il pallone, destinato alla rete, da un onnipresente Cristante. Finisce qui: lo stadio festeggia e sogna un’altra finale, ma prima bisognerà passare dalle forche caudine teutoniche. Come le Legioni Romani secoli fa.
Le parole di Josè Mourinho al termine della partita
“È tutto merito dei ragazzi, che hanno voglia, mentalità ed empatia. Anche io che ho tanti chilometri nel mio percorso ho sentito la vicinanza dei tifosi stasera e i ragazzi in campo hanno risposto con tanta voglia di farli felici – spiega Josè Mourinho ai microfoni di Sky Sport al termine della partita che ha visto vincere la sua squadra sul Leverkusen –. Non è stata una partita facile, era difficile mentalmente perché è difficile giocare contro di loro. È difficile giocare per vincere. È difficile, molto, però siamo riusciti a vincere questo primo tempo. Bove è un ragazzo estremamente educato, con una formazione accademica, un professionista che sembra avere 30 anni. L’anno scorso entrava a 5 minuti dalla fine, quest’anno ha iniziato a entrare a 20 e a 30, così come a giocare qualche partita da titolare. Io ho fatto il mio lavoro, aiutando questo giocatore a crescere. È cresciuto a livello emozionale. Non conosco la sua famiglia personalmente, ma sicuramente la sua famiglia sarà di alto livello“.
(Credit foto – AS Roma)
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