Dopo i due pareggi consecutivi in Serie A e la sconfitta contro l’Inter in Coppa Italia nel mezzo, in casa Roma il morale non è dei migliori. E ad alimentare il trambusto nell’ambiente giallorosso si aggiunge un’indagine a causa della presenza di Gianpaolo Calvarese negli spogliatoi dopo Roma-Genoa.
Roma, l’indagine su Calvarese negli spogliatoi
Da quanto riporta Il Tempo è stato aperto un fascicolo dalla Procura Federale per la presenza dell’ex arbitro Gianpaolo Calvarese negli spogliatoi dopo Roma-Genoa. Ad informare l‘AIA di ciò è stato proprio Rosario Abisso, l’arbitro della gara.
Come già raccontato, la Roma ha deciso di tutelarsi in relazione agli errori arbitrali ingaggiando come consulente l’ex arbitro Calvarese. Il fischietto di Teramo sarà utile alla società giallorossa per spiegare le decisioni arbitrali controverse. In più, offrirà un contributo in relazione ai comportamenti da tenere in campo nei confronti del direttore di gara. Calvarese però è un consulente esterno della Roma, non un tesserato. E proprio per questo non poteva trovarsi in un ambiente come quello degli spogliatoi rigidamente riservato ai tesserati.
L’ex arbitro classe 1976 si è dimesso dall’AIA il 20 luglio 2021. In seguito è entrato a far parte dei collaboratori di Amazon Prime Video come moviolista per le gare di Champions League. E da gennaio, appunto, ha iniziato a collaborare con la Roma.
Considerando che Calvarese si è dimesso dall’AIA, non può essere più giudicato dalla Procura Arbitrale. Il problema è quindi relativo alla presenza di un non tesserato negli spogliatoi. Se l’inchiesta della FIGC, dopo la rivelazione fatta da Abisso, porterà ad un deferimento della Roma, i giallorossi rischiano un’ammenda e i dirigenti una squalifica. In tutto ciò il club della Capitale non ha ancora ricevuto l’informativa del procedimento: c’è da aspettare e vedere cosa succederà, nel corso di una stagione già abbastanza travagliata per la società dei Friedkin.
Credit Photo: Instagram @gianpaolocalvarese_official
