Oggi, venerdì 27 gennaio, uno dei murales più iconici della street artist romana Laika è stato cancellato. Si tratta del murale che ritraeva una donna afgana completamente ricoperta da un burqa.
Il murale, presente dall’agosto 2022 in via Carlo Fea, zona Nomentana, si trovava ad un centinaio di metri circa dall’ambasciata dell’Afghanistan ed era stato realizzato in sostegno delle donne afgane.
Cancellato il murale di Laika: per l’artista è censura

Il murale cancellato raffigurava una donna afgana completamente coperta da un burqa blu, al di sotto del quale spuntavano un paio di scarpe rosse con il tacco alto.
L’artista, da cinque mesi a questa parte, aveva deciso di focalizzare l’attenzione sui diritti delle donne, oppresse in Afghanistan dopo il ritorno al potere dei Talebani, avvenuto nell’agosto del 2021. Il nome dato all’opera era “Zapatos rojos, save Afghan women”.
La ragazza rappresentata sembrava quasi dirigersi verso la vicina ambasciata afgana.
All’annuncio del murale, Laika, come riporta RomaToday, aveva sottolineato quanto le donne, in Afghanistan, fossero ormai scomparse, con la scomparsa di tutti i loro diritti.
A denunciare la cancellazione del murale è stata la stessa artista, che ha definito l’accaduto come una vera e propria censura. Non si sa ancora chi è stato l’autore materiale della cancellazione, la seconda che avviene in pochi giorni, dopo la copertura di un poster contro la mafia.
Anche Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Internazional Italia, ha commentato l’accaduto. Noury ha mostrato il suo profondo rammarico, sottolineando il fatto che opere d’arte del genere dovrebbero rimanere indelebili.
Giulia Guglielmetti
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