Gli effetti del Covid si fanno sentire anche nei cinema di Roma. Lo spiega l’associazione Dire Fare Cambiare, grazie alla mappatura ”Nuovi cinema in Paradiso”.
A Roma si registrano 101 cinema definitivamente chiusi. Tra questi, 43 sono stati abbandonati o dismessi e 53 trasformati in sale bingo, negozi o supermercati. Solo 5 sono stati invece riaperti come luoghi culturali con valenza sociale. A raccontarci questi numeri, è la mappatura ‘Nuovi cinema (in) Paradiso’ promossa dall’associazione Dire Fare Cambiare, creata recentemente da un gruppo di donne e promotrice di un Manifesto per la Cultura Bene Comune e Sostenibile.
Nuovi cinema in Paradiso
Silvia Sbordoni, artista visiva, che si occupa di arte pubblica, ha spiegato il perché di questa iniziativa: “Abbiamo deciso di mappare i cinema chiusi in quanto luoghi di produzione e fruizione culturale. Il lavoro riprende un’iniziativa del 2011, chiamata progetto Macine, quando in concomitanza del Festival del Cinema di Roma, sui cinema in disuso vennero affissi dei manifesti d’artista. L’obiettivo era dare risalto a una realtà poco conosciuta”.
Negli ultimi dieci anni, fa presente l’associazione, solo 5 cinema hanno riaperto con funzioni culturali. “Da allora tantissimi cinema sono stati trasformati in attività commerciali, supermercati e sale bingo“. In particolare: 13 sono diventati negozi o attività commerciali, 11 oggi sono bingo, 6 sono supermercati, 4 sono centri convegni, 4 sono stati trasformati in chiese, 4 in hotel, 2 in banche, 2 in appartamenti privati, 2 in centri sportivi. Infine al posto di un cinema oggi ci sono una sede della massoneria, una discoteca, uno studio Tv, una università e un fast food.
Un quadro in peggioramento
Le chiusure causate dalla pandemia di Covid 19, dice Laura, potranno peggiorare ulteriormente il quadro: “Nessuno può dire quanti cinema riusciranno a riaprire al termine della pandemia”.
Per l’associazione Dire Fare Cambiare “si tratta di un tema fondamentale per la nostra città e con questa mappatura chiediamo alle istituzioni competenti di mantenere alta l’attenzione sull’importanza di preservare e tutelare i cinema di Roma e, più in generale, tutti gli spazi culturali con particolare attenzione alle periferie”.
Valentina Cuffaro