Nasce a sorpresa la Roma City FC con un centro sportivo che guarda al futuro vicino al fiume Tevere, tra la Flaminia e la Tiberina. Il club nasce per mano dell’imprenditore statunitense nato a Roma, Tonino Doino. Il suo sogno era quello di diventare presidente di una squadra italiana. La Roma City FC nasce rilevando il Fiuggi e giocherà il prossimo campionato di Serie D. La squadra giocherà allo stadio Riano Athletic Center, in un progetto che guarda fortemente al futuro, con grande ambizione.
Roma City FC, parla il presidente Doino

La Roma City FC nasce dagli investimenti di Tonino Doino. La sua storia lo ha visto abbandonare l’Italia circa 40 anni fa, passando per Brasile, Argentina e Messico, prima di finire negli Stati Uniti e costruire le sue fortune. Ha scalato la montagna, partendo come cameriere ed arrivando a chef gourmet di piatti della cucina tradizionale italiana. Ha fondato diversi ristoranti in terra americana: “Rosinella” dal nome della madre, “Senset Juice Cafe“, “Sport Cafe” e “Due Baci“. Tonino Doino ha conquistato l’America anche con il suo carattere umano e gentile, oltre che con la sua cucina. Ora il suo obiettivo è investire in una squadra di calcio e la Roma City Fc è il suo nuovo progetto.
Doino ha raccontato diversi aspetti della fondazione del club: “Un’opportunità che mi è stata offerta dal cavaliere del lavoro Alfio Turrisi, l’ex proprietario dell’impianto di Riano che ringrazio di cuore per avermi consentito di realizzare il mio sogno. Altra figura fondamentale in questa impresa è stata quella del sindaco Luca Abbruzzetti, disponibile e collaborativo con l’assessore allo sport Marcello Bocci. Ma ringrazio anche i tecnici del Comune di Riano che hanno appoggiato la nostra iniziativa totalmente. Un atteggiamento che ho apprezzato molto“.
“Stimo Lotito, ha salvato la Lazio dal fallimento“
Doino racconta anche del suo rapporto con il calcio e della sua fede giallorossa, oltre che del rispetto per il presidente biancoceleste Claudio Lotito. “Il mio è il tentativo di costruire qualcosa dal basso e con l’approccio giusto. Parlo italiano, ma la mia mentalità d’imprenditore si è formata negli States. Sto studiando per comprendere le logiche di un mondo che conosco poco dal di dentro anche se seguo il calcio da tifoso giallorosso da sempre. Una volta, con mio fratello Rocco, avevo 13 anni, ho visto un derby in Curva Nord, perché non trovammo altri biglietti. Poi segnò la Roma, esultammo e dovemmo scapparcene via. Stimo, però, anche Claudio Lotito. Lui ha salvato la Lazio dal fallimento e ha saputo vincere più di altri. E non era scontato“. La possibilità di giocare un giorno un derby con Lazio e Roma? “Un passo alla volta. Ma sarebbe il massimo“.
“Bisogna investire sui vivai“
“Trovo incredibile come tanti giovani italiani non abbiano occasioni nel nostro Paese anche in ambito sportivo. Bisogna investire sui vivai e insegnare il calcio dalle fondamenta, senza pensare al risultato a tutti i costi. A 8/10 anni è necessario spingere sugli aspetti ludici non sulla tattica e sulle vittorie che arrivano puntuali se sai meritartele. Non voglio passare per un presuntuoso, ma abbiamo puntato sul centro di Riano e sulla scuola calcio per dare ai nostri ragazzi una chance. Con Francesco ci siamo confrontati è abbiamo le stesse idee su questo aspetto per me fondamentale. Non amo i proclami, contano la concretezza e i fatti. Ecco perché abbiamo investito nelle infrastrutture. Mi piacerebbe divertirmi e coronare un sogno. Iniziamo dalla Serie D, ci sembra la dimensione giusta, poi proveremo a crescere con cautela. Confidando di poter aspirare a qualcosa di più. Ma senza fretta e senza arrivismi“.
Matteo Mambella