Si era finto un poliziotto per abusare di una ragazza che all’epoca aveva appena 16 anni. Si tratta di un uomo di 56 anni, condannato a sette anni per l’accusa di violenza sessuale.
L’uomo aveva già ricevuto una precedente condanna legata alla vicenda. Infatti, gli erano stati dati quattro anni per stalking, di cui vittime sarebbero stati i genitori della giovane vittima. Il finto poliziotto li avrebbe messi sotto pressione per avere notizie della figlia.
Gli abusi del finto poliziotto: le dinamiche della drammatica vicenda

L’uomo aveva conosciuto l’allora sedicenne nell’agosto del 2017, al quartiere di San Giovanni. Dopo aver avvicinato la ragazzina, sostenendo di essere un poliziotto, le avrebbe rivelato di conoscere il suo grande segreto: la relazione da lei avuta con un quarantenne. A quel punto, il finto poliziotto l’avrebbe minacciata di rivelare tutto ai suoi genitori se lei non avesse intrattenuto con lui dei rapporti intimi.
La giovane, spaventata, si piega alle minacce e per alcuni mesi frequenta l’uomo, che ne abusa a suo piacimento.
Le cose però cambiano nel febbraio del 2018, quando lei scopre di essere rimasta incinta. La gravidanza e il successivo aborto la spingono a confessare ai genitori la relazione con l’uomo. Da quel momento, i genitori le fanno tagliare immediatamente tutti i ponti. L’uomo si agita immediatamente per la sparizione della giovane e inizia a tampinare i genitori della ragazza, che lo denunciano, appunto, per stalking. Solo a quel punto, la giovane inizia a sentirsi al sicuro, e decide di denunciare le violenze subite dall’uomo.
Giulia Guglielmetti
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