Con l’aumento dei contagi e dell’indice Rt il Lazio non esclude la possibilità di ritornare in zona arancione da lunedì 8 marzo. La decisione, che seguirà il monitoraggio a cura dell’Istituto Superiore di Sanità, sarà resa nota solo domani, venerdì 5 marzo.
L’incidenza delle varianti sull’aumento dell’indice Rt
Stando alle ultime rilevazioni, l‘Rt si assestava a 0.92, ben vicino alla soglia di sicurezza fissata a 1. A preoccupare sono soprattutto le varianti inglese e brasiliana, più contagiose rispetto al ceppo originale del virus Sars-Cov-2. In particolare l’Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato ieri i risultati della seconda indagine sulla diffusione delle varianti di Covid in Italia. Al 18 febbraio scorso la prevalenza della variante inglese era del 54%, mentre diffusione di quella brasiliana è al 4,3%. Questa seconda variante, con epicentro in Umbria, si sta espandendo anche nel Lazio e in Toscana.
Ad indirizzare la Regione Lazio verso la zona arancione sono gli ultimi dati registrati in merito ai nuovi positivi nel Lazio. Nella terza settimana di febbraio sono 6.143 i nuovi casi di Covid registrati, mentre nella settimana successiva, tra il 22 e il 28 febbraio, i contagi sono saliti a 8.414 (+2300 circa). Il tasso di incidenza dunque, ovvero il numero di casi su 100mila abitanti in 7 giorni, è salito da 106 a 143. La provincia di Frosinone, in cui era stata istituita la zona arancione, il tasso era a 268, decisamente più alto rispetto alle altre province. Tuttavia secondo la previsione dell’Agenas, Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali, il numero dei positivi in provincia di Frosinone, anche alla luce dei provvedimenti presi, è destinato a calare ed assestarsi nei prossimi giorni.
La situazione negli ospedali per i malati di Covid
Per quanto riguarda il tasso di occupazione dei posti letto in terapia intensiva e nei reparti ordinari del Lazio non è in aumento, al momento. Nell’ultima settimana infatti, i ricoveri ordinari per Covid sono scesi da 1850 a 1831 e quelli in terapia intensiva sono passati da 229 a 226. Il tasso inoltre, si mantiene ancora ben al di sotto delle soglie critiche fissate al 40% per i reparti ordinari e al 30% per le terapie intensive. Il Lazio infatti attualmente presenta un tasso rispettivamente al 29 e al 24%.
Gli effetti della vaccinazione degli anziani sulla popolazione
Il Dipartimento di Epidemiologia del Lazio ha analizzato gli effetti causati dalla vaccinazione degli anziani. Da inizio febbraio infatti, si registra una forte riduzione dei contagi nella fascia di età 80-84, il cui tasso di incidenza per 10mila abitanti passa da 13.5 a 8.6. Per quanto riguarda il tasso di incidenza nella fascia over 85, esso scende da 13.9 a 10.5. In calo è anche il tasso di mortalità, che passa da 2.13 a 1.54 ogni 10mila abitanti. Come riportato dall’Assessore alla Sanità Alessio D’Amato, il Lazio è la regione italiana che ad oggi ha vaccinato più anziani. Il numero degli over 80 vaccinati nelle scorse ore ha infatti raggiunto i 140 mila.
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