Dopo il pareggio con il Milan di “San Siro“, la Roma prepara il match di Europa League di giovedì contro il CSKA Sofia. I giallorossi continuano il proprio percorso in stagione, da imbattuti sul campo e si proiettano alla sfida europea, dopo aver bloccato la capolista. Tuttavia, tra i problemi da risolvere per mister Fonseca, c’è il pessimo avvio, sia di primo che di secondo tempo. Nei minuti inziali di entrambe le frazioni di gioco, i giallorossi staccano la spina.
Roma: problema approccio alle partite?
Contro il “Diavolo“, la Roma ha saputo, nonostante le difficoltà e la fragilità difensiva evidenziata, reagire per tre volte. Da vera squadra, è riuscita a rientrare sempre nel match, anche dopo aver subito a dieci minuti dalla fine il 3-2, che avrebbe potuto tramortire chiunque. Nonostante le poche soluzioni a disposizione per Fonseca, privo di cambi offensivi per la trequarti (con Perez ko e il lungodegente Zaniolo out), i capitolini hanno pareggiato, resistendo all’onda d’urto del Milan nel finale (rossoneri vicinissimi al gol della vittoria nel recupero).
Tuttavia, ancora una volta, Dzeko e compagni hanno iniziato malissimo la gara. Dopo soli due minuti, una clamorosa dormita difensiva ha concesso la facile zampata di Zlatan Ibrahimovic che, entrando in porta con il pallone, ha siglato il gol del vantaggio rossonero. Stessa cosa, anche nel secondo tempo, quando un’altra disattenzione tattica e mentale, ha permesso a Saelemaekers di trovare il nuovo vantaggio milanista, al primo tiro in porta della seconda frazione di gioco. E l’episodio del 2-1, inoltre, non era stato il primo campanello d’allarme: subito dopo la battuta del calcio d’inizio del secondo tempo, era stato Leao a rendersi pericolosissimo.
Solo sfortuna per i giallorossi?
Anche in Europa League, nel debutto contro lo Young Boys, l’approccio della Roma alla gara è stato decisamente rivedibile. A Berna, il controverso rigore fischiato, per l’irregolarità di Cristante, ha rappresentato l’episodio decisivo. Dagli undici metri, dopo soli 14′, Nsame aveva sbloccato la gara in favore della compagine svizzera . In quel caso, è stato soprattutto l’eccessivo turnover di mister Fonseca a complicare la gara e l’approccio con un terreno di gioco (il sintetico) atipico per le italiane. Nella seconda frazione di gioco, con l’ingresso in campo di numerosi titolari, i capitolini hanno capovolto agevolmente il risultato, conquistando i tre punti.
Purtroppo, però, anche nella sgargiante vittoria di campionato contro il Benevento, i giallorossi avevano subito gol per primi. La fortunosa deviazione, sul gol di Caprari, aveva portato in vantaggio i sanniti e costretto la Roma alla rimonta. Dopo aver rimontato già nei primi 45′, i capitolini sono rientrati in modo passivo in campo. La grave ingenuità di Veretout ha concesso il rigore, poi trasformato da Lapadula, dopo soli 10′ dall’inizio del secondo tempo. Anche in quel caso, come contro lo Young Boys e a differenza della gara contro il Milan, la banda di Fonseca è riuscita brillantemente a vincere, senza troppe paturnie. Un atteggiamento decisamente rivedibile.
Lavoro per Fonseca
Senza dubbio, dunque, l’attento allenatore portoghese, che sta provando, a suon di risultati positivi, a conquistarsi la fiducia dell’intero ambiente, starà lavorando su questo “tallone d’Achille” della sua Roma. Un dettaglio, non da poco, che deve essere assolutamente sistemato, non soltanto in Europa (dove Fonseca dovrebbe optare per un altro turnover massiccio), ma anche in vista della prossima partita in Serie A contro la Fiorentina.
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